La donna aveva detto che la figlia era stata portata via ieri tre uomini incappucciati. Uccisa in casa, poi l'ha sepolta nel terreno coperta da sacchi neri
Avrebbe utilizzato un coltello da cucina per uccidere la sua bambina, Martina Patti la 23 anni che ha confessato l’omicidio della figlia Elena di 4 anni in un appartamento a Mascalucia, dove le due vivevano. Poi la giovane avrebbe portato il corpo senza vita della piccola nella campagna dove l’ha poi sepolta. In un secondo momento, per prendere tempo, avrebbe inscenato il rapimento della bambina. La donna è accusata di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. La procura ha notificato l’esecuzione di un fermo per omicidio premeditato plurimo aggravato e ha disposto anche l’autopsia sul corpo della bambina.
La madre ha detto “di averlo portato a termine in maniera solitaria, dopo essere andata a prendere Elena all’asilo (era tra l’altro il primo giorno del Grest), utilizzando un coltello da cucina”. E’ quanto rileva la Direzione distrettuale antimafia di Catania in una nota. “Il corpicino della bambina, all’esito dell’ispezione medico legale, ha evidenziato molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare”, rilevano ancora gli inquirenti che aggiungono: “Colpi inferti sia nella parte alta del corpo sia della schiena”.
Dopo aver ucciso sua figlia, Martina Patti avrebbe utilizzato “dei sacchi neri per nascondere il corpo nella terra”. Lo precisa una nota della Direzione distrettuale antimafia di Catania. “La presunta omicida sarà associata presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza”, sottolinea la Dda.
“E’ emerso un quadro di una famiglia non felice. La gioia della figlia non è servita a compattare la coppia che non era più convivente. C’erano state gelosie e violenze . Una delle possibili ragioni che hanno portato Martina Patti a compiere il gesto può essere proprio la gelosia, non solo della possibile nuova compagna dell’ex convivente ma anche del possibile affezionarsi della figlia nei confronti della donna. Questa può essere una lettura, anche se la signora ha risposto rimanendo sul vago, come se quasi non si fosse resa conto del gesto compiuto”. Così il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Catania, Piercarmine Sica, intervenendo nel corso della conferenza stampa presso la sede del comando provinciale di Catania di Piazza Verga, in merito al caso di Elena la bimba uccisa dalla madre a Mascalucia.
“La sera prima la bambina aveva dormito a casa dell’ex convivente e sarebbe stata molto bene con la sua nuova compagna. Questo per la mamma della bimba avrebbe inciso pesantemente. Forse ha avuto paura che la figlia si affezionasse troppo alla nuova compagne dell’ex”, hanno aggiunto Rino Coppola, comandante provinciale di Catania e Piercarmine Sica, comandante del reparto operativo di Catania. “La bambina – proseguono – è stata prelevata in asilo dalla mamma intorno alle 13, del giorno dopo. La signora ha riferito poi che il rapimento si sarebbe svolto intorno alle 15, orario nel quale poi lei ha allertato anche altre persone, anche l’ex convivente. Ha allertato i parenti telefonicamente e poi si è recata presso l’abitazione dei genitori. Successivamente si è recata alle autorità competenti per raccontare l’accaduto”.
Nessun riscontro invece dell’ipotesi rapimento come detto dalla donna: “Negli impianti di videosorveglianza, che sono stati acquisiti – su indicazione della madre che ne aveva denunciato la rapina – sono emersi elementi discordanti: nei punti indicati dalla signora, dove si sarebbe verificato il rapimento, non era presente alcun commando armato”, ha spiegato Coppola.
Rosaria Testa, la nonna di Elena, ha raccontato che fino a ieri aveva accompagnato la bambina in asilo. Ha specificato anche che, in passato, la mamma della bambina, Michela Patti, avrebbe avuto dei comportamenti violenti nei confronti della figlia. “L’ha strattonata anche ad un braccio”, ha detto la nonna.
Secondo quanto raccontato dai parenti della bambina, sarebbe stata la madre della piccola a lasciare il padre, probabilmente perché avrebbe incontrato un nuovo compagno. A quel punto il padre della bambina sarebbe partito per la Germania, dove avrebbe incontrato la sua nuova compagna. La donna però avrebbe continuato ad avere dei comportamenti morbosi nei confronti dell’ex.
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