L’obiettivo è intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori

(LaPresse) Distributori di carburante sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di finanza di Pescara con l’operazione ‘No stop’ per accertare illeciti di rilevanza penale, portando avanti la mega indagine sul ‘caro carburante’ degli uomini della GdF guidati dal colonnello Antonio Caputo, a 2 giorni dalla maxi-operazione ‘Oro nero’ con cui le Fiamme gialle del capoluogo adriatico hanno smantellato una colossale truffa costata allo Stato un imponibile superiore a 207 milioni di euro per un’evasione dell’Iva (Imposta sul valore aggiunto), di oltre 45 milioni di euro con 172 denunci per i reati tributari di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti oltre che per riciclaggio, auto riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Con l’operazione ‘No stop’ è stato avviato dalla Gdf un piano di controlli ai distributori di carburante. L’obiettivo è d’intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori. Se dovessero emergere elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, per la Guardia di finanza scatterebbero subito degli approfondimenti per ricostruire l’intera filiera commerciale, fino a risalire alle strutture e ai soggetti di vertice da cui potrebbero originare le speculazioni. “Truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci. Sono molti i fenomeni che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante”. Lo ha dichiarato a LaPresse il colonnello (titolato scuola tributaria) Caputo, comandante provinciale della Guardia di finanza di Pescara sottolineando che la Gdf è vicina ai cittadini che, chiamando il 117, possono segnalare alle fiamme gialle eventuali casi di evasione.

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