Il Pontefice, prima della benedizioni Urbi et Orbi, ha toccato diversi temi tra cui la guerra e la violenza sulle donne
In Vaticano benedizione Urbi et Orbi del Papa in occasione del Natale: prima, come da tradizione, un messaggio del Pontefice che ha toccato diversi temi, dalla pandemia alla guerra, passando per la violenza sulle donne.
“Sorelle, fratelli, ‘che cosa sarebbe il mondo senza il dialogo paziente di tante persone generose che hanno tenuto unite famiglie e comunità?’ (Enc. Fratelli tutti 198, ndr). In questo tempo di pandemia ce ne rendiamo conto ancora di più. La nostra capacità di relazioni sociali è messa a dura prova; si rafforza la tendenza a chiudersi, a fare da sé, a rinunciare ad uscire, a incontrarsi, a fare le cose insieme” ha sottolineato il Pontefice. Per il Santo Padre “anche a livello internazionale c’è il rischio di non voler dialogare, il rischio che la crisi complessa induca a scegliere scorciatoie piuttosto che le strade più lunghe del dialogo; ma queste sole, in realtà, conducono alla soluzione dei conflitti e a benefici condivisi e duraturi”. Poi l’appello per i vaccini ai bisognosi: “Rendi i cuori generosi, per far giungere le cure necessarie, specialmente i vaccini, alle popolazioni più bisognose” ha sottolineato il Pontefice
Papa Francesco, nel suo messaggio prima della benedizione Urbi et Orbi per Natale, ha rivolto un pensiero anche ai popoli che vivino la guerra: “al popolo siriano, che vive da oltre un decennio una guerra che ha provocato molte vittime e un numero incalcolabile di profughi” ha detto Bergoglio. “Ascoltiamo il grido dei bambini che si leva dallo Yemen, dove un’immane tragedia, dimenticata da tutti, da anni si sta consumando in silenzio, provocando morti ogni giorno” ha aggiunto Bergoglio. Il Papa ha pregato, inoltre, per “il popolo afgano, che da oltre quarant’anni è messo a dura prova da conflitti che hanno spinto molti a lasciare il Paese”
Il Papa, in un passaggio del suo messaggio di Natale prima della benedizione Urbi et Orbi, ha pregato per “le vittime della violenza nei confronti delle donne che dilaga in questo tempo di pandemia”.
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