Uno è italiano, l'altro di origine marocchina: identificati dalle testimonianze delle vittime e dalle telecamere di sorveglianza. Una giovane era riuscita a fuggire, l'altra è stata violentata
Erano ancora in provincia di Varese, tra Saronno e Tradate, i due uomini – uno italiano e uno di origine marocchina e irregolare – che la sera del 3 dicembre avrebbero abusato di una ragazza di 22 anni sul treno di Trenord che viaggiava da Milano Cadorna a Varese. I due, entrambi tra i 25 e i 30 anni, dopo aver violentato e derubato la prima vittima, aggredita a bordo del treno poco dopo aver lasciato la stazione di Tradate, sono scesi nella stazione di Venegono Inferiore e hanno provato a stuprare anche un’altra 22enne, che era in sala d’attesa. La ragazza però è riuscita sfuggire – a fatica – alla morsa dei due uomini.
Quando si sono avventati sulla seconda giovane, non era ancora scattato l’allarme. La prima vittima, quando si è ripresa, ha avvisato il capotreno ed è stata soccorsa da Polfer e 118 alla stazione successiva, quella di Vedano Olona. È stata subito portata all’ospedale Del Ponte di Varese, insieme all’altra ragazza, per le medicazioni e i referti.
Dopo il tentativo di violenza, i due si erano allontanati indisturbati. Ma non di molto, dato che hanno percorso solo una manciata di chilometri. Nella notte, infatti, sono stati riconosciuti dai carabinieri di Saronno, che hanno effettuato un controllo in un appartamento. I vicini hanno chiamato in caserma per dire che nella casa accanto c’erano grida e musica ad alto volume. Tra le persone che stavano festeggiando, c’erano anche i due presunti violentatori.
Portati in caserma, i due uomini sono stati poi sottoposti a fermo. Le indagini lampo sulla doppia violenza sessuale sono state condotte in sinergia con la squadra mobile di Varese, che ha raccolto i racconti delle due ragazze, sotto choc per l’accaduto ma in grado di ricordare i volti degli aggressori e di tracciare un identikit. Sono stati analizzati anche i video delle telecamere di sorveglianza della stazione di Venegono e sentiti altri passeggeri presenti sul treno. Fondamentale per le indagini è stata anche l’analisi delle celle telefoniche della zona.
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