Il Capo dello Stato inaugura il nuovo campus di Architettura del Politecnico, poi si reca alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi

Ripartire dalle grandi sfide che la pandemia ha reso ancora più urgenti – come la salute globale, le migrazioni, la lotta alla povertà – con uno sguardo ancora più globale e con maggiore cooperazione internazionale. É questo l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Milano, dove ha partecipato all’inaugurazione del nuovo campus di Architettura del Politecnico, ideato da Renzo Piano. Il Capo dello Stato si è recato in visita alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi al Parco Lambro.

La salute del mondo sfida del futuro

Il tema della “salute del mondo, come la pandemia ha messo in evidenza, non è espresso contenuto diversificato dai confini statuali, e va affrontato in maniera globale e necessariamente integrata”, ha sottolineato Mattarella nel suo intervento al Politecnico, dopo il taglio del nastro del nuovo campus “pieno di luce e di spazi” e che “sottolinea la proiezione verso il futuro in sintonia con il momento che il nostro Paese attraversa, un momento di nuovo inizio, non di ritorno alle condizioni precedenti alla pandemia, ma di un inizio su condizioni diverse e nuove, adeguate alla realtà che ci si presenterà in futuro”.

Le questioni delicate che saremo chiamati ad affrontare non mancano per Mattarella, che prendendo spunto dall’intervento del rappresentate degli studenti , ha citato il “fenomeno migratorio, fenomeno mondiale e imponente”, “la lotta alla povertà, sempre più interconnessa trai vari Paesi e contenti” e lo “sviluppo e la sicurezza del digitale”. “Sono tutte sfide imponenti – ha aggiunto – che vanno affrontate in maniera collaborativa dalla comunità internazionale e, per quanto ci riguarda, innanzitutto in quell’oasi di pace, democrazie e diritti che è l’Unione Europea”.

Istruzione e cultura strumento di benessere

“L’università, l’istruzione e la cultura sono lo strumento e la strada per il percorso di benessere per il mondo, contro le sfide da affrontare a livello globale sempre più comuni nella stessa misura a tutti i paesi del mondo qualunque sia la loro collocazione geografica, la loro condizione socioeconomica, ha aggiunto il Capo dello Stato.

Una via percorribile con la condivisione di saperi e la circolazione delle idee, rese possibili anche in piena pandemia grazie al digitale e ai “collegamenti a distanza”, che tuttavia “non possono mai sostituire la presenza della comunità studentesca e dei docenti – precisa Mattarella – ma integrano in modo positivo e importante l’attività di un ateneo”.

Proprio per la sua straordinaria vicinanza a Milano e alla Lombardia, duramente colpite dal Covid, il sindaco Giuseppe Sala ha voluto ringraziare il Capo dello Stato: “Nelle istituzioni – ha detto – abbiamo tanti amici, ma lei è il più amico di tutti”. E dopo le difficoltà e il dolore, “adesso – ha aggiunto sala – è il momento dell’orgoglio”, con Milano e la Lombardia che fanno da capofila per la ripresa. Per ripartire “oggi abbiamo bisogno di tutti – ha sottolineato il governatore lombardo Attilio Fontana – : la nostra rinascita poggia sul contributo di chi si occupa di costruzioni, tecnologie digitali, ambiente, energia, acqua, mobilità, ICT, salute”.

Una rinnovata attenzione alla scienza

Il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e il rettore del Politecnico Ferruccio Resta hanno ricordato l’importanza della ricerca e la rinnovata attenzione alla scienza, che durante la pandemia ha riacquistato un ruolo centrale. Cruciale, per entrambi, sarà utilizzare al meglio i fondi del Pnrr per potenziare gli atenei italiani che il senatore Renzo Piano ha definito “luoghi di luce”, dove le idee possono sbocciare e svilupparsi. Piano ha poi invitato gli studenti ad “avere il coraggio” di avere e di coltivare idee nuove, le sole in grado di traghettarci verso il futuro.

Il ringraziamento a don Antonio Mazzi

Un’attenzione verso i giovani condivisa anche dal Capo dello Stato, che al termine della mattinata si è recato in visita alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi al parco Lambro. Verso il terzo settore “bisogna esprimere riconoscenza e impegno alla valorizzazione del suo ruolo da protagonista” e “struttura portante del nostro Paese”, ha detto il Capo dello Stato che dopo aver ringraziato don Mazzi per la sua attività e il suo impegno si è rivolto direttamente ai giovani ospiti della comunità terapeutica. “Sapete ragazzi – ha detto – ciascuno di noi nella vita ha un percorso che incontra sempre momenti di speranza, di delusioni, di successi. Quello che va detto è per ciascuno di noi è che non c’è nulla di più bello di un nuovo inizio, che rimette in pista, che rimette in positivo e che rimette in corsa, e quindi auguri ragazzi”. “Ciascuno di noi è unico, ha un valore irripetibile – ha aggiunto il capo dello Stato – non replicabile da nessun altro, questa unicità piena di valore è quello che abbiamo tutti in comune. E questo è quello che in questa, che è una delle decine case di Exodus, viene messo in evidenza”.

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