La 'Callas' del balletto. La 'signora' della danza. La 'Giselle' per eccellenza: candida, leggera, delicata, sul palco come nella vita. E' morta a 84 anni

La ‘Callas’ del balletto. La ‘signora’ della danza. La ‘mamma’ di tutti i ballerini italiani. Ma anche la ‘Giselle’ per eccellenza: candida, leggera, delicata, sul palco così come nella vita. Era Carla Fracci, étoile della Scala, scomparsa oggi a 84 anni. Un’icona per i molti artisti che negli anni hanno lavorato con lei, dai più grandi ballerini come Mikhail Barishnikov, Massimo Murru, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, fino alla cantante Loredana Bertè e all’imitatrice e attrice Virginia Raffaele. Una tra le personalità più importanti della storia italiana per i rappresentanti delle istituzioni che ne apprezzavano l’estro e la gentilezza. Le sue “straordinarie doti artistiche e umane” hanno fatto di lei “una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale. Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese”, l’ha ricordata commosso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al cordoglio si sono uniti il premier Mario Draghi, i ministri, i leader di partito Letta, Salvini, Renzi, Meloni, Toti, Tajani, tutto il mondo della politica e dello spettacolo. “Carla Fracci è una figura cardine della storia della danza e di quella del Teatro alla Scala – si legge nella nota del teatro milanese – ma anche un personaggio di riferimento per la città di Milano e per tutta la cultura italiana. La storia fiabesca della figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo ha ispirato generazioni di giovani, non solo nel mondo della danza”. La camera ardente, in una delle rare volte, è allestita proprio alla Scala.

Simbolo dell’Italia nel mondo, Carla Fracci ha diviso la sua vita tra le serata d’onore sotto le luci dei riflettori all’impegno civico ottenendo i distintivi di Cavaliere, Commendatore, Grand’ufficiale della repubblica. La sua concentrazione sulla danza non le impedisce decisioni fuori dal cliché, come lasciare il mondo dorato della Scala per esibirsi sotto i tendoni dei teatri di periferia. Come una vera icona pop si esibisce in tv, portando la danza nelle case degli italiani come forse aveva fatto prima di lei solo Luciano Pavarotti con la lirica: indimenticabile il quartetto formato con Heather Parisi, Gheorge Iancu e Raffaele Paganini nel programma tv ‘ Al Paradise’. “Avevamo in progetto di ballare ancora insieme. Lo avrei fatto solo per poter danzare ancora una volta con lei”, ha commentato lo stesso Paganini spiegando che “l’idea di farci ballare insieme è stata del marito, Beppe Menegatti, che le è sempre stato accanto. Insieme formavano una coppia dolcissima – ha spiegato – Io e Carla avevamo aderito con entusiasmo, poi la vita si mette sempre in mezzo. Ma mi ritengo fortunato di aver potuto ballare con la più grande di tutte, più volte e di averla potuta conoscere così bene anche come persona”.

Immancabile il ricordo dell’étoile che più di tutti ha occupato il suo posto come ambasciatore della danza nel mondo, Roberto Bolle: “Grazie per aver ispirato generazioni di ballerini e ballerine, per aver portato la danza italiana ai vertici della danza mondiale, e averla fatta entrare nelle case e nei cuori di milioni di italiani che mai si sarebbero avvicinati a quest’arte. Grazie per la dedizione, la passione, gli insegnamenti. Ci mancherai”.

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