Proprio nell'Adige, a febbraio, era stato trovato il cadavere della moglie Laura Perselli

Dopo quasi 4 mesi l’Adige ha restituito il corpo di Peter Neumair, il 63enne di Bolzano scomparso lo scorso 4 gennaio assieme alla moglie Laura Perselli, di 68 anni, per il cui duplice omicidio ha confessato il figlio Benno.

A riconoscere la salma, secondo quanto si apprende, è stato l’avvocato Carlo Bertracchi, legale di Madè Neumair, sorella di Benno: l’identificazione sarebbe avvenuta tramite alcuni effetti personali trovati sul corpo, in particolare l’orologio. La conferma definitiva, però, potrà arrivare solo dall’esame del Dna che avverrà nei prossimi giorni.

Il cadavere è stato avvistato nelle acque dell’Adige da un ragazzo che ha lanciato l’allarme a vigili del fuoco e squadra mobile. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, probabilmente era stato in acqua per molto tempo.

Il 4 gennaio scorso Madè Neumair aveva denunciato la scomparsa dei genitori di cui non aveva notizie da un paio di giorni: da subito i sospetti degli inquirenti si erano indirizzati sul figlio dei coniugi, Benno, 30 anni. Il corpo della madre, Laura, è stato ritrovato nell’Adige i primi giorni di febbraio. Un mese dopo, il 7 marzo, la notizia della confessione di Benno: secondo una nota diffusa dalla Procura di Bolzano, il ragazzo ha ammesso le sue responsabilità nel corso di due interrogatori avvenuti subito dopo il ritrovamento del cadavere della madre e “dopo un forte e intenso crollo psicologico”. Da quanto ricostruito dai carabinieri, Benno avrebbe strangolato prima il padre e poi la madre nella loro casa di Bolzano. I segni trovati sul collo di Laura Perselli sembrano confermare quest’ipotesi. Benno avrebbe poi portato i corpi dei genitori in spalla fino in macchina fino al ponte Ischia-Frizzi a sud di Bolzano gettando i due corpi nel fiume.

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