L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto ma aumenta anche i costi delle imprese
Continua il trend di crescita delle quotazioni delle materie prime che, per il secondo trimestre del 2021, porta ad un incremento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo in tutela del +3,8% per l’elettricità e del +3,9% per il gas. In termini di impatto sul consumatore, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021) sarà di circa 517 euro, con una variazione del -0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2019 – 30 giugno 2020), corrispondente a un risparmio di circa 4 euro su base annua. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta gas sarà di circa 966 euro, con una variazione del -5,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 52 euro su base annua. La famiglia-tipo, quindi, beneficia ancora di un risparmio complessivo di circa 56 euro su base annua.
“L’aumento delle bollette è guidato dal forte apprezzamento delle materie prime influenzato anche dalle attese per una prossima ripresa economica, sulla quale i mercati stanno scommettendo, ora che i piani vaccinali rendono più concreta l’uscita dalla pandemia”. Lo afferma il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini. “Supportare le imprese in questi mesi è quindi una scelta prioritaria, dal forte valore sociale anche per le famiglie, per questo l’Autorità ha dato immediata esecuzione anche al provvedimento del Decreto Sostegni e rinviato il previsto aumento degli oneri generali di sistema, grazie alla residua flessibilità offerta dalle disponibilità finanziarie dei conti gestiti dalla CSEA”, conclude Besseghini.
Cosa dice Coldiretti
L’aumento delle tariffe energetiche pesa sui conti delle famiglie ma anche sui costi delle imprese e rende più onerosa la produzione e la commercializzazione in una situazione fortemente condizionata dall’emergenza Covid. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare gli aumenti di luce e gas che scatteranno da Aprile secondo quanto stabilito dall’autorità di regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera) con un aggravio per l’elettricità del 3,8% e per il gas del 3,9%.
L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del caldo. Il costo dell’energia – conclude la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione.
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