Sono circa in 250 i manifestanti in corteo contro la riapertura del cantiere della Torino-Lione. Un poliziotto e un finanziere feriti
Tafferugli in Val Susa, dove i manifestanti No Tav, dopo un’assemblea nella piazza di Giaglione (TO )questa mattina, si sono messi in marcia in direzione del cantiere per l’alta velocità Torino-Lione per contestare l’operazione di allargamento di inizio settimana. Una buona parte del corteo ha preso i sentieri per provare a raggiungere località Mulini. Secondo la questura, sono circa in 250 i manifestanti, c’è stato un primo attacco con bombe carte e artifici pirotecnici a cui le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni. I tafferugli sono ancora in corso.
Un finanziere e un poliziotto feriti negli scontri in Valsusa. I manifestanti, che cercavano di raggiungere il cantiere della linea ad alta velocità Torino-Lione, si sono dispersi fra i sentieri nei boschi dopo non essere riusciti nell’intento di aver accesso all’area dei lavori, nonostante vari tentativi dall’alto e dal basso. Ci sono stati lanci di bombe carta, petardi e sassi in direzione delle forze dell’ordine, che hanno risposto con un consistente lancio di lacrimogeni su tre fronti. I lanci sono stati a distanza – fanno sapere dalla questura – non c’è stato un contatto diretto. Il finanziere e il poliziotto feriti non sono stati colpiti da bombe carta o sassi, ma si sono procurati degli infortuni durante i momenti concitati del confronto.
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