Sequestrati beni per quasi 3,5 milioni di euro
Evasi oltre 2,5 milioni di euro attraverso l’uso di fatture per operazioni inesistenti per quasi 18 milioni di euro nel settore dei rottami ferrosi. Eseguite otto misure cautelari personali e perquisizioni nei confronti di 22 soggetti indagati, alcuni dei quali percipienti reddito di cittadinanza. Sequestrati beni per quasi 3,5 milioni di euro. È l’esito dell’operazione ‘redivivus’ della Guardia di Finanza di Torino che, coordinata dal Procuratore Aggiunto, Marco Gianoglio e diretta dal Pubblico Ministero, Francesca Traverso, della locale Procura della Repubblica, ha svolto, per due anni, una complessa attività investigativa, anche mediante intercettazioni telefoniche e telematiche, nei confronti di un nutrito sodalizio finalizzato alla sistematica evasione delle imposte perpetrata attraverso la costituzione di società fittizie che avevano l’unico scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti, ottenerne il pagamento e retrocedere il denaro alle imprese beneficiarie della frode dietro la corresponsione del 5% dell’imponibile indicato nella fattura, affinché queste ultime potessero ottenere indebiti risparmi d’imposta milionari.
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