Milano, 23 ott. (LaPresse) – Il coprifuoco "mi sembra che sia una misura un po' di facciata che serve a coprire delle carenze e a colpire delle fasce – chiamiamole così – più deboli, perché hanno un po' lo stigma della colpevolezza presunta, il popolo della notte, trasgressivo ecc. Tutto ciò mi irrita un po', perché lo trovo un atteggiamento moralista e non ho la sensazione che sarà efficace contro il contagio più di tanto. Detto questo, noi rispettiamo rigorosamente le ordinanze e facciamo tutto quello che si deve fare". Così a LaPresse Andrea De Micheli, presidente e amministratore delegato di Casta Diva Group, holding proprietaria del Blue Note di Milano. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato di "misure pesanti ma necessarie" anche a proposito del coprifuoco. Qual è il suo punto di vista? "Capisco – ha sottolineato – il bisogno di dare un segnale, perché la situazione è un po' sfuggita di mano, evidentemente. Ho la sensazione che da maggio, quando uscimmo dal lockdown, a ottobre, quando ci stiamo in qualche modo rientrando, non siano state fatte tutte le cose che andavano fatte. Ho la sensazione che la politica abbia qualche colpa e sia abbastanza comodo scaricarla sulla gente, che non rispetta le distanze, la mascherina e quant'altro. Siccome non si può chiudere di giorno, perché l'economia ne avrebbe un danno troppo grande, si scarica un po' la colpa sulle attività serali, ritenute – secondo me, non giustamente – un po' superflue", ha concluso De Micheli.
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