L'operazione dei carabinieri coordinata dalla procura antimafia di Gratteri
I carabinieri di Vibo Valentia, coordinati dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno individuato due persone ritenute responsabili di aver fabbricato e materialmente posizionato l'ordigno che ha provocato la morte del caporalmaggiore Matteo Vinci e il grave ferimento del padre Francesco Antonio, il 9 aprile 2018. L’articolato provvedimento cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro, su conforme richiesta della Procura antimafia diretta da Nicola Gratteri, è stato eseguito a carico di 7 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, oltre che dei reati di omicidio e tentato omicidio, anche di danneggiamento, porto di esplosivi, tentata estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. Erano già stati arrestati i mandanti dell'omicidio, appartenenti alla famiglia “Mancuso”.
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