Roma, 12 ott. (LaPresse) – "Ormai appare chiaro che il governo, con il Dpcm che sarà emanato nelle prossime ore, darà avvio ad un nuovo giro di vite su matrimoni, battesimi e feste private. Nessuno ha coinvolto i rappresentanti del settore che da mesi rispettano i rigidi protocolli e chiedono di avere un ristoro per le ingenti perdite subite. Il nostro settore conta 50mila tra imprese e partite iva e 300mila dipendenti tra impiegati stabili e stagionali ed è uno dei più colpiti dalla pandemia. Adesso rischiano di saltare anche quei pochi eventi che, invece di essere cancellati, dalla primavera erano stati rinviati all’autunno. Eppure nessuna misura ad hoc è stata varata e tante aziende, dai catering agli wedding planner, dai fotografi ai musicisti, dai fioristi a chi confeziona abita da cerimonia, non riescono più a stare in piedi”. Così Serena Ranieri, presidente di Federmep, Federazione matrimoni ed eventi privati.

"I pochi eventi programmati per questo autunno, l’ultima boccata d’ossigeno rimasta, rischiano adesso di essere cancellati o di subire forti limitazioni sul numero dei partecipanti con danni per tutti: per chi si deve sposare o deve battezzare un figlio, e magari ha già pagato lauti anticipi, e per le aziende che hanno già fatto fronte alle spese organizzative e non riceveranno il saldo, oltre a veder vanificati gli investimenti per le attrezzature sanificanti. Al governo chiediamo almeno una fase transitoria: fateci portare a termine gli eventi già programmati: siamo pronti a rispettare rigidi protocolli, ma fateci lavorare. Lanciamo l’ultimo appello all’esecutivo, alle istituzioni locali ed a tutta la politica: ascoltateci prima che sia troppo tardi, altrimenti tutti gli operatori del settore sono pronti a scendere in piazza” conclude Ranieri a nome del direttivo e degli associati di Federmep.

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