In Piemonte sono 108 i comuni colpiti e il governatore chiede l'intervento del Governo. Il presidente del Consiglio assicura "risposte tempestive"
Piemonte e Liguria, flagellati dal maltempo per il quale è stato chiesto lo stato di emergenza, contano le vittime e i danni, un grave bilancio drammatico che sale. E, nelle ore dopo l'alluvione, il mare della regione ligure restituisce altra morte.
Almeno cinque corpi senza vita sono stati trovati nel territorio ligure: due in mare in località Tre Ponti di Sanremo, l'altro sulla spiaggia a Ventimiglia, il quarto è affiorato nel fiume Roya, sempre vicino a Ventimiglia, e un quinto sulla costa nell'imperiese a Santo Stefano a Mare. Morto anche il malgaro disperso al confine con la Francia, un francese di origini italiane. Tutte recuperate le persone rimaste bloccate a Vievola, sul versante francese del Colle di Tenda.
Non si può escludere che queste siano vittime dell'alluvione e delle esondazioni che hanno colpito la regione. Ma è anche possibile, vista la direzione delle correnti in mare e il livello dell'acqua del fiume, che possano essere i cadaveri di persone che hanno perso la vita nella parte francese della valle Roya, spinti poi verso la costa ligure. "Aspettiamo però di avere sviluppi più precisi", dice il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, invitando sempre alla cautela.
Ma la paura che nei giorni dopo l'alluvione il mare restituisca altra morte sulle coste liguri c'è e diventa più consistente mano a mano che aumenta il numero di cadaveri trovati. Alla domanda se questo timore prenda sempre più corpo, il primo cittadino di Sanremo risponde: "Purtroppo la paura c'è, ed è triste, molto triste ciò che può succedere con una alluvione".
E da Facebook è intervenuto il premier Giuseppe Conte. "La violenta ondata di maltempo che ha colpito nelle ultime ore le regioni del Nord ha causato ingenti danni. Abbiamo interi territori martoriati, tanti comuni del Piemonte e della Liguria in gravi difficoltà, e ancora una volta paghiamo un conto durissimo in termini di vite umane perse", scrive il presidente del Consiglio."Già dalle prossime ore avvieremo una prima ricognizione, in stretto raccordo con la Protezione civile e le regioni, al fine di dare pronta e tempestiva risposta alle richieste dei territori danneggiati", assicura il capo del governo che lunedì ha sentito il governatore del Piemonte Alberto Cirio.
Per Cirio, in visita nei luoghi messi in ginocchio dal maltempo "l'aiuto del governo non è solo un aiuto, ma un' esigenza imprescindibile in un momento in cui stavamo ripartendo dalla emergenza Covid. Da solo il Piemonte non ce la fa a superare questo altro problema, pertanto confido nelle parole del presidente Mattarella nella sua telefonata in cui mi diceva lo Stato ci sarà".
Da Cirio arriva un monito: "è finita l'ora del mettere le toppe e i tamponi, oggi è l'ora di fare degli interventi strutturali che possano risolvere una volta per tutte. Il problema che dobbiamo affrontare è quello: basta toppe ma interventi strutturali seri che vengano fatti una volta per tutte".I prossimi passi sono già chiari nella agenda del governatore piemontese: "Ho sentito il ministro Lamorgese, la vedrò martedì mattina al Viminale, e le porterò una prima stima complessiva dei danni e soprattutto la necessità di una regia istituzionale che risolva i problemi".
Cirio poi non vuol sentir parlare di logiche da scaricabarile: "Perché a me poco importa che quando vedo una strada mi si dica 'quella è del Comune, quella è della Provincia, quella è dell'Anas'. È sempre colpa di quello che non c'è". Il Piemonte accusa un durissimo colpo con 108 Comuni colpiti e il governatore, che lunedì sarà nell'area nordorientale subalpina, conferma una situazione molto grave, anche in un altro pezzo della regione, oltre alla Valle Tanaro e alla provincia di Cuneo, c'è quella di Vercelli, Biella, Vco, Novara. Gli fa eco dal ponente ligure, il primo cittadino di Sanremo: "una delle allerta più difficili che io ricordi. Non ho mai visto tanta pioggia".
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