Milano, 2 ott. (LaPresse) – "Oltre ad essere spiccatamente punitivo sotto tutti gli aspetti, il mio trasferimento a Guantanamo Calabro equivale ad una condanna all'isolamento ininterrotto, dato anche l'impossibile contatto con i membri dell'Isis o supposti tali. Dopo l'isolamento forzato di Oristano, sono qui sottoposto a un regime di gran lunga più restrittivo". Lo scrive l'ex terrorista dei Pac Cesare Battisti in una lettera scritta a mano nel carcere di Corigliano Rossano (Cosenza), dove è stato trasferito a metà settembre, e resa nota dal suo avvocato, Gianfranco Sollai. "Voglio sperare che il Dap – scrive Battisti – trovi una sistemazione degna di un paese civile, senza costringermi a riprendere lo sciopero della fame. Già che è preferibile finirla in un mese, con la gioia dell'ipocrisia nazionale, piuttosto che agonizzare un anno in condizioni vergognose e insostenibili".
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