Torino, 30 set. (LaPresse) – A rischio 1,3 milioni di posti di lavoro nel turismo. Lo affermano Federalberghi, Fipe e Ebnt-Ente bilaterale nazionale per il turismo. Il 2019 era stato l’anno record per l’occupazione, ma la pandemia ha fatto bruscamente invertire la rotta. Le conseguenze più preoccupanti sono quelle sull’occupazione: solo ad agosto e solo per alberghi e ristoranti sono state autorizzate 44 milioni di ore di cassa integrazione, corrispondenti a 254mila mensilità a tempo pieno. "Ancora più allarmante – affermano le tre organizzazioni – è quanto riportato nella relazione di accompagnamento al decreto agosto: da gennaio a maggio 2020 le assunzioni nei settori turismo e terme si sono ridotte dell'80% per i contratti di lavoro stagionale e del 60% per quelli a tempo determinato. Per i prossimi mesi, le previsioni non migliorano, infatti, da agosto a fine anno, il governo stima una riduzione delle assunzioni nell’ordine del 70%".
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