Milano, 29 set. (LaPresse) – Il killer è stato incastrato dal sistema di videosorveglianza presente in strada che nei giorni precedenti al duplice omicidio, almeno dieci, aveva mappato e studiato. De Marco "ha percorso più volte la mappatura delle telecamere, rispondente al vero. L'errore commesso è credere che non potesse raggiungerlo sul marciapiede lo specchio d'azione di alcune telecamere che aveva cercato di evitare", ha spiegato il comandante Dembech. "Alcune telecamere sono più nitide, altre meno. Le immagini estrapolate hanno da subito dato un ampio margine di compatibilità con il profilo del ragazzo". Ci sono poi i "pizzini", i "bigliettini" su cui l'assassino aveva preso appunti: "Ci hanno permesso di ricostruire l'omicidio e di vederlo", ha aggiunto. Inoltre, come prova che incastrerebbe il 21enne, ci sono le "dichiarazioni degli altri condomini e le analisi dei cellulari".

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