Cadono invece le accuse di abuso d'ufficio: "Mi autosospendo dal M5S come prevede il codice etico, ma continuo il mio mandato da sindaco" 

La sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata a sei mesi di reclusione dal tribunale di Torino per falso nel bilancio di un ente pubblico, dunque per il reato di falso ideologico, nell'ambito del processo Ream. La prima cittadina è stata invece assolta per l'accusa di abuso d'ufficio. Stessa condanna per l'assessore comunale al Bilancio, Sergio Rolando. Otto mesi, invece, per l'ex capo di Gabinetto Paolo Giordana. "Mi autosospendo dal M5S come prevede il codice etico, ma continuo il mio mandato da sindaco" ha dichiarato Appendino. "Erano 4 capi i capi di imputazione, 3 sono caduti – ha precisato il legale della sindaca Luigi Chiappero -. È rimasto il falso in atto pubblico del 2016, ma è caduto quello del 2017. Speriamo di ribaltare ultimo pezzo di sentenza".

 

Oggi, dietro mia richiesta di rito abbreviato, è stata pronunciata sentenza per la cosiddetta vicenda Ream. Le accuse…

Pubblicato da Chiara Appendino su Lunedì 21 settembre 2020

Il processo verte sul caso dell'ex Westinghouse e di una caparra da cinque milioni che la Ream, società partecipata della Fondazione Crt, aveva versato al Comune, ai tempi della precedente giunta, per avere un diritto di prelazione sull'area interessata da un progetto di rilancio per costruire un centro congressi. Nel 2013 il progetto fu aggiudicato a un'altra società. I cinque milioni dovevano essere restituiti nel 2016. Per l'accusa l'amministrazione Appendino non avrebbe inserito nel bilancio 2017 i cinque milioni versati come caparra. Per la sindaca e l'assessore era stato chiesto un anno e due mesi, un anno è stato chiesto per l'ex capo di gabinetto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata