Milano, 5 feb. (LaPresse) – "La pericolosità di un contagio può essere ancor più tangibile durante le udienze celebrate dai giudici di pace relative alla convalida delle espulsioni di migranti clandestini, che si tengono nei Centri di permanenza e rimpatrio, ovvero nei confronti di coloro che hanno violato l’ordine di allontanamento dal territorio dello Stato od anche per i reati di clandestinità". Lo afferma, a proposito della diffusione del nuovo coronavirus, l'Associazione nazionale giudici di pace, che chiede "un urgente intervento del governo italiano e in particolare del ministro della Sanità e del ministro della Giustizia, rispettivamente a tutela della salute (art.

32 Costituzione) dei giudici di Pace e del ripristino delle indennità lavorative (art. 36 Costituzione). Norme previste espressamente dalla Costituzione italiana su cui i ministri hanno giurato fedeltà.

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