Roma, 15 ago. (LaPresse) – "E' irragionevole che ancora una volta le scelte politiche abbiano avuto la priorità rispetto a salvare la vita dei bambini che sono bloccati nel Mar Mediterraneo. Circa 130 bambini sono attualmente sulle navi Viking Ocean e Open Arms. È stato riferito che solo 11 dei 103 bambini che si trovano a bordo dell'Oceano Vichingo sono accompagnati da un genitore o tutore". Così Afshan Khan, Direttore Regionale UNICEF per l'Europa e l'Asia Centrale e Coordinatore Speciale per la risposta dei rifugiati e dei migranti in Europa. "Questi bambini, molti dei quali sono fuggiti da violenze, conflitti e atrocità impensabili hanno diritto di essere salvati e protetti. L'Unicef sta sollecitando che sia disponibile immediatamente un porto sicuro, in modo che questi bambini, insieme a tutti gli altri a bordo delle due navi, possano sbarcare in tutta sicurezza – ha aggiunto – La tragica perdita di vite nel Mediterraneo centrale di quest'estate sottolinea l'immediata necessità di maggiori sforzi nella ricerca e salvataggio. Il salvataggio di bambini, donne e uomini vulnerabili non dovrebbe essere un crimine".

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