La ong: "I naufraghi vengano fatti scendere e curati". Salvini: "Complici di scafisti". L'intesa prevede che i migranti vadano a La Valletta e Roma prenderà lo stesso numero di migranti dall'isola. 

Il veliero Alex della Mediterranea con 46 migranti a bordo, ha attraccato al porto di Lampedusa. Lo fa sapere con un tweet l'ong. Poi sempre da Twitter Mediterranea Saving Humans fa sapere: "le 41 persone salvate hanno bisogno di essere soccorse e curate. Stiamo vivendo una situazione surreale ed è un'inutile crudeltà prolungare l'attesa" 

Dura la reazione di Matteo Salvini. "La nave dei centri sociali, che a quest'ora sarebbe già arrivata a Malta che aveva dato la disponibilità di un porto sicuro, infrange la legge, ignora i divieti ed entra in acque italiane – attacca il ministro dell'Interno -. Le Forze dell'Ordine sono pronte ad intervenire, vediamo se anche in questo caso la 'giustizia' tollererà l'illegalità: in un Paese normale arresti e sequestro della nave sarebbero immediati. Questi non sono 'salvatori', questi sono complici dei trafficanti di esseri umani". continua Salvini. E ancora: "Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti. Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo". 

In serata ieri si era registrato un nuovo impasse dopo l'intesa raggiunta su uno scambio con Malta. "Niente Malta. Mediterranea rifiuta l'offerta del governo italiano, ovvero il trasbordo degli immigrati per condurli a La Valletta, a condizione che in porto entri anche l'imbarcazione della ong Alex. La risposta della ong, che inizialmente aveva detto di non essere in grado di arrivare in condizioni di sicurezza fino all'isola, prevede la possibilità di fermarsi, trasbordare tutti gli immigrati su altre imbarcazioni messe a disposizione da Roma o La Valletta e invertire la rotta a circa 15 miglia nautiche da Malta (acque internazionali). La situazione si è quindi improvvisamente complicata, anche perché il rifiuto a entrare in porto (e quindi ad assoggettarsi ai controlli e alla legge maltese) è considerato dal Viminale una provocazione assurda e una scorciatoia per dribblare le norme di un altro Paese membro dell'Unione europea". È quanto si apprende da fonti del Viminale. 

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