LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di giovedì 28 marzo 2019
Nave El Hiblu 1 – C'è un nuovo fronte di scontro nel Mar Mediterraneo. Lo ha aperto il ministro degli Interni Matteo Salvini denunciando un "atto di pirateria" che sarebbe in corso ai danni della piccola petroliera turca "El Hiblu 1". Il cargo ha caricato 108 naufraghi sei miglia al largo delle coste libiche e, improvvisamente, invece di rientrare a Tripoli ha virato verso nord. Secondo Salvini si è diretto verso Malta o l'Italia perché i naufraghi all'idea di tornare in Libia, avrebbero "dirottato" la nave costringendo con la forza il comandante a far rotta a Nord: "Sono pirati, non naufraghi – ha detto il ministro – e non sbarcheranno mai in Italia". La situazione è molto delicata. Il comandante avrebbe chiesto aiuto e poi avrebbe interrotto i contatti, e Malta ha mandato navi da guerra ai limiti delle sue acque territoriali per fermare la "El Hiblu 1". La ong "Saving Humans" è intervenuta chiedendo alla Ue un porto sicuro per la "El Hiblu 1" e i suoi naufraghi: "I rifugiati non possono essere rimandati in un Paese dove la loro vita e la loro libertà sarebbero in pericolo". Questa volta il rischio che la vicenda vada a finire male e che qualcuno (Italia, Malta o i rifugiati) decida di usare la forza, è alto.
Brexit – Theresa May ha offerto ai suoi tories la sua poltrona e le sue dimissioni (subito dopo la Brexit, quindi dopo il 22 maggio) in cambio dell'approvazione dell'accordo sulla Brexit già bocciato due volte (15 gennaio e 13 marzo) dal Parlamento inglese. Un duro "brexiter" come Boris Johnson (tra i candidati a sostituirla) ha messo da parte ogni remora e ha risposto di sì. Ma gli unionisti nordirlandesi del Dup (dieci deputati) hanno detto un altro "no". Difficile capire come andrà a finire anche perché i laburisti, difficilmente diranno sì alla proposta e non è chiaro quanti voti avrebbe l'accordo della May. Intanto, lo speaker della Camera, John Bercow ha fatto sapere che non si può votare per la terza volta lo stesso accordo. Quindi andrebbe cambiato. In serata il Parlamento ha discusso e bocciato otto proposte (non vincolanti) di piano B: 1) Brexit con no deal; 2) Mercato comune 2.0 con una nuova unità doganale; 3) Lo stesso senza nuova unione doganale; 4) Brexit con una nuova Unione doganale con la Ue; 5) Proposta laburista: Unione doganale con l'Ue e un "allineamento stretto" con il mercato unico; 6) Revoca dell'articolo 50 e cancellazione della Brexit; 7) Voto pubblico di conferma su qualunque ipotesi sia approvata ;8) L'UK resta nella Ue fino al 2020 e intanto negozia una soft Brexit. A questo punto, o la May riesce a far passare l'accordo entro venerdì e si va alla Brexit entro il 22 maggio, o la Gran Bretagna deve trovare un'altra soluzione entro il 12 aprile.
Legittima difesa – Va in aula al Senato il disegno di legge sulla legittima difesa già approvato alla Camera che introduce il concetto di "difesa sempre legittima" se una persona viene attaccata nella sua proprietà e se è in situazione di "grave turbamento". Alla Camera, 25 deputati M5S hanno votato contro ma la legge è passata anche perché Forza Italia e Fratelli d'Italia sono favorevoli. Al Senato sarebbe la stessa cosa e nel M5S si sta attenti a creare tensione per evitare ripercussioni sul reddito di cittadinanza (il decretone scade il 29 marzo e va approvato in fetta). Anche Salvini (adesso che è certo che la legittima difesa passerà) frena e si augura che non si debba mai utilizzare la norma. Poi, però, ha aggiunto: “Se un solo aggredito fosse costretto a difendersi, grazie a quella legge non dovrebbe più passare per anni e anni per tribunali”. Ma gli avvocati (il presidente della Camere penali italiane Domenico Caiazza ha lanciato l'allarme) dicono che nei tribunali sarà un delirio definire il concetto di "grave turbamento". Il rischio è che molta gente si armi e spari e ci siano morti e feriti per niente, visto che quasi mai nessuno (anche in assenza della legge sulla legittima difesa) è stato condannato (ma neanche mandato a giudizio) per essersi difeso in caso di rapina.
F1 in Barhain – Si aprono oggi (con le tradizionali conferenze stampa di team e piloti) i lunghi week end di Formula 1 e Moto Gp. Le auto corrono domenica (ore 17) sul Bahrain International Circuit di Manama. La pista si snoda per 5,412 km con 23 curve tra le dune del deserto per un totale di 308,238 km. L'anno scorso, qui vinse Vettel battendo Valtteri Bottas al fotofinish e Raikkonen mise sotto, senza volere, un meccanico della Ferrari fratturandogli una gamba. Nella prima gara del 2019, a Melbourne, lo stesso Bottas ha trionfato con la Mercedes battendo Hamilton, terzo Verstappen con la Red Bull solo quarta e quinta le Ferrari di Vettel e Leclerc che hanno dato la sensazione di essere ancora in ritardo. Vedremo se in queste due settimane ci sarà stato un qualche miglioramento.
Moto Gp in Argentina – Domenica sera alle 20, si corre invece il Gp di Argentina di Moto Gp. Il circuito è quello di Termas de Rìo Hondo (provincia di Santiago de Estero). La pista misura 4,805 chilometri con 14 curve e andrà percorsa 25 volte. L'anno scorso, in Argentina, sotto la pioggia vinse Cal Crutchlow davanti al francese Zarco e allo spagnolo Riins. Marc Marquez fece il diavolo a quattro comportandosi male sulla linea di partenza e in gara dove rischiò di buttare a terra Aleix Espargarò e Valentino Rossi guadgnandosi ira e critiche di tutto il circo. Nella prima gara dell'anno (circuito di Losail in Qatar) ha trionfato Andrea Dovizioso con la Ducati battendo le Honda di Marquez e di Crutchlow. Il risultato è stato qualche giorno sub judice per verificare la regolarità di uno spoiler che serve a raffreddare la gomma posteriore. Adesso potranno usarlo tutti.
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