Roma, 20 mar. (LaPresse) – Secondo gli inquirenti della procura di Roma, una tangente sotto forma di consulenza sarebbe stata pagata dall'immobiliarista Giuseppe Statuto a Marcello De Vito e il suo amico avvocato Camillo Mezzacapo.
La consulenza, da oltre 24mila euro, era, secondo la gip Maria Paola Tomaselli, il 'prezzo' per le autorizzazioni legate alla costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere.
Il fatto emerge dall'ordinanza che ha portato in carcere per corruzione il presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e l'avvocato Camillo Mezzacapo.
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