Sulla scia delle proteste pacifiche della sedicenne svedese Greta Thunberg, tutto il mondo scende in piazza per chiedere un cambio di rotta sulla sostenibilità

Studenti, e non solo, scendono in piazza per lo 'sciopero globale' contro i cambiamenti climatici. Giovani attivisti chiedono in tutta Italia e nel mondo un cambio di rotta su ambiente e sviluppo sostenibile: lo fanno sulla scia delle proteste pacifiche della sedicenne svedese Greta Thunberg.

"Non c'è più tempo!", "state uccidendo la terra!" e "stop Co2" sono solo alcuni degli slogano scritti su cartelli e striscioni colorati: i più giovani frequentano la scuola dell'infanzia e primaria e sono accompagnati dai genitori; gli adolescenti arrivano con i compagni di classe, ci sono anche tanti insegnanti vicini alle scolaresche per una giornata diversa da tutte le altre.
A Roma sono in piazza Madonna di Loreto, a Milano in Piazza della Scala, a Torino in Piazza Castello: circa 200 gli eventi da Nord a Sud, con palchi, in ogni città, per i comizi dei giovani attivisti.
Centinaia di migliaia i partecipanti a Genova, Bologna e Firenze. Alta la partecipazione anche a Napoli, Cagliari e Palermo.

Le istituzioni plaudono all'iniziativa con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che sottolinea come i cambiamenti climatici siano "la sfida cruciale per la salvaguardia del futuro del nostro pianeta", e aggiunge: "I capi di Stato e di Governo non solo hanno l'obbligo morale di ascoltare il grido d'allarme che si sta sollevando da ogni angolo del mondo, ma devono concretamente adoperarsi. L'ignavia sarebbe una imperdonabile colpa storica".
Secondo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "i giovani ricordano a tutti, particolarmente a chi ha responsabilità di dirigere, l'esigenza di difendere il clima e l'ambiente sulla terra".

Nelle piazze italiane pochi politici e quasi nessuna bandiera di partito, come chiesto dagli organizzatori che, attraverso i social, invitano a portare cartelli, striscioni colorati e musica. La politica è meglio resti da parte nel giorno del 'global strike': "Perché la giornata non sia strumentalizzata".

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