Per Javier Napoleon Pareja Gamboa erano stati chiesti 30 anni: con lo sconto e le attenuanti sono diventati 16. L'avvocato: "Sentenza difficile da digerire"
Aveva accoltellato e ucciso la moglie dopo aver scoperto che la donna non aveva lasciato l'amante. Per Javier Napoleon Pareja Gamboa, operaio 52enne, responsabile dell'omicidio commesso a Rivarolo (Genova) nell'aprile del 2018, la pm aveva chiesto 30 anni. La condanna, però, è stata quasi dimezzata: sedici anni, grazio allo sconto di un terzo della pena sommato alla concessione delle attenuanti generiche. Lo riporta il Secolo XIX, spiegando che le attenuanti sono date dai motivi del gesto, visto che l'uomo era mosso "da un misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento […] ha agito sotto la spinta di uno stato d'animo molto intenso, non pretestuoso, né umanamente del tutto incomprensibile". L'omicidio, quindi, non è stato provocato da un moto di gelosia fine a se stesso – si legge nelle motivazioni della sentenza – "ma come reazione al comportamento della donna, del tutto incoerente e contraddittorio, che l'ha illuso e disilluso nello stesso tempo".
"Siamo alla riesumazione del delitto d'onore, perché gli effetti sono quelli", commenta Giuseppe Maria Gallo, legale dei familiari di Jenny Angela Coello Reyes. "Le attenuanti generiche possono essere date, per carità, il giudice è sovrano, ma valorizzare la 'tempesta emotiva' in un delitto passionale è tautologico, l'apoteosi del nulla", rimarca l'avvocato. "Il problema non è tanto numerico, degli anni comminati, ma delle motivazioni", rimarca Gallo, "è una sentenza difficile da digerire". "La giurisprudenza è creativa, non mi sorprende più niente, ma come lo si spiega a una famiglia che ha perso qualcuno?", aggiunge.
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