Organizzavano le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti di tutta la città

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato 32 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, favoreggiamento reale aggravato, trasferimento fraudolento di valori, sleale concorrenza aggravata dalle finalità mafiose, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di armi.

L'indagine costituisce un'ulteriore fase di quella sul mandamento mafioso di Porta Nuova e di quella che aveva smantellato nel dicembre scorso la nuova commissione provinciale di cosa nostra palermitana, che si era riunita per la prima volta il 29 maggio 2018 nella località di Altarello di Baida. Allora erano state arrestate 11 persone ritenute appartenenti al mandamento mafioso di Porta Nuova, tra cui Gregorio Di Giovanni (detto il reuccio), in quanto individuato quale nuovo rappresentante di quell'articolazione mafiosa.

Dopo la sua scarcerazione, nel 2015, Di Giovanni aveva affiancato il reggente del mandamento Paolo Calcagno, prendendone poi il posto nel momento in cui fu arrestato nel dicembre dello stesso anno. Da quel momento, Di Giovanni è stato affiancato nel controllo del territorio dal fratello Tommaso. È emerso inoltre come il mandamento mafioso di Porta Nuova avesse organizzato le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti. 

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