Milano, 5 mar. (LaPresse) – Identificato un gruppo di geni specifici delle cellule staminali del cancro con cui in futuro potrebbe essere possibile predire il rischio di sviluppare metastasi. Le cellule di un tumore non sono tutte uguali: la maggior parte si divide un certo numero di volte e poi si arresta, mentre alcune continuano a farlo promuovendo sia l'accrescimento della massa tumorale sia la diffusione di metastasi, spiega l'Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Sono le cellule staminali del cancro, da tempo al centro dell'interesse di un gruppo di ricerca coordinato dai professori Pier Paolo Di Fiore e Salvatore Pece dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) e dell'Università di Milano. Nel caso del cancro della mammella il gruppo aveva già chiarito che esiste un'associazione tra la sua aggressività e il numero di staminali presenti nel tumore. Ora aggiunge un nuovo tassello. I risultati di uno studio sostenuto dall'Airc e pubblicati sulla rivista 'Ebiomedicine' mostrano una firma molecolare specifica di queste cellule, che potrebbe essere utilizzata per prognosi sempre più accurate, per trattamenti sempre più personalizzati e anche per sviluppare nuove terapie.
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