La nave è ancorata a largo delle coste di Siracusa con a bordo 47 migranti, ma resta senza un porto. I Comuni di Siracusa e Napoli: "Pronti ad accogliere". Toninelli: "Vada verso la Francia o l'Olanda"
La Procura dei minori di Catania ha avviato un'indagine sui minori presenti a bordo della Sea Watch3 che è a poche miglia da Siracusa. Il fascicolo è stato aperto su richiesta di Carla Trommino, dell'Ufficio Difensore dei Diritti dei Bambini del Comune di Siracusa. Nel documenti si chiede di "voler procedere con urgenza alla verifica in merito alla presenza di minori a bordo" e si intima "lo sbarco immediato con provvedimento da eseguire attraverso la forza pubblica". Secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro dell'Interno Matteo Salvini sta raccogliendo gli elementi per valutare una denuncia per tutti i membri dell'equipaggio della Sea Watch3 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Si è unita alla richiesta l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano che ha inviato una lettera al Comandante generale della guardia costiera e, per conoscenza, al Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell'Interno, Matteo Salvini. "I minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti", ricorda Albano nella lettera. "L'art. 3 della legge 47/2017 stabilisce che: 'In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati'; sia nei confronti dei ragazzi che arrivano accompagnati da un adulto, in quanto, in questi casi, occorre preliminarmente accertare la reale sussistenza di un rapporto di filiazione o di un legittimo affidamento", si legge nella nota del Garante per l'infanzia.
"Bandiera olandese, ONG tedesca. Aprano i porti di Rotterdam o di Amburgo, in Italia posto non ce n'è", risponde però Matteo Salvini. Ma Amsterdam non ne vuole sapere. "Il Governo olandese – aggiunge Luigi Di Maio su Facebook – ha risposto alla mia richiesta di far andare in Olanda i passeggeri della Sea Watch 3, dicendo che non spetta a loro. Eppure quella nave Ong batte bandiera olandese. Questo vuol dire però che la responsabilità sulla nave è dell'Olanda e che l'equipaggio è soggetto alla sua sovranità. Se può stare in mare e può sfidare l'Italia ogni giorno, è proprio grazie alla bandiera che gli ha fornito il Governo olandese". "A meno che, – spiega il ministro del Lavoro – come capitato con la Lifeline, la Sea watch 3 non stia sventolando illegalmente quella bandiera. In tal caso dovremo procedere al sequestro. Ma intanto l'Olanda accolga i 47 migranti a bordo, in nome dell'Europa!".
La nave Sea Watch3 è entrata nelle acque territoriali italiane e da ore è ancorata a largo delle coste di Siracusa (a 1 miglio – 2 km – a Nord di punta Maglisi), per garantire la sicurezza dell'unità e delle persone a bordo. La guardia costiera ha spiegato in una nota che l'ingresso è stato consentito a causa delle cattive condizioni meteo per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai dal 19 gennaio scorso, e della stessa imbarcazione.
Come ricostruito dalla guardia costiera, "nella mattinata dello scorso 19 gennaio, la nave 'Sea Watch 3' ha soccorso, in area Sar di responsabilità libica, 47 migranti su una unità in difficoltà. Terminate le operazioni di soccorso, senza il coordinamento dell'autorità Sar competente, l'unità, a causa delle condizioni meteorologiche in peggioramento, inizialmente procedeva nella navigazione verso Lampedusa e successivamente verso la Sicilia orientale per trovare riparo".
Nel frattempo l'ong ha risposto al sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, che, di fronte al maltempo, giovedì sera ha offerto l'approdo alla nave. "Accogliamo con gratitudine le parole del Sindaco di Lampedusa, isola a cui siamo da tempo legati. Tuttavia nei giorni scorsi #SeaWatch ha inviato alle autorità competenti molteplici richieste d'ingresso in porto che non hanno trovato accoglienza". Allegata al tweet vi è la foto della mail del 23 gennaio inviata alle capitanerie di porto di Palermo, Porto Empedocle e Lampedusa, con la richiesta di un porto sicuro.
Tendono la mano a Sea Watch anche Siracusa e Napoli. "Per la parte che riguarda noi, per ciò che concerne l'assistenza di queste persone Siracusa è pronta e disponibile. È chiaro che l'autorizzazione all'attracco non viene data dal sindaco", le parole del sindaco Francesco Italia, ad Agorà su Rai Tre.
Il Comune partenopeo, invece, scrive direttamente al comandante della nave: "Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali Le scriviamo, confermano che la sua nave – che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente – si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo. Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell'incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il Vice Sindaco di Napoli, che se Lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto, perché nessun atto di chiusura dei porti è mai stato emanato, autorità portuali sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalità, una città profondamente democratica in ogni sua istituzione, una catena umanitaria composta da circa 6.000 persone".
Sul caso è intervenuto Danilo Toninelli, che, a margine della commemorazione del disastro ferroviario di Pioltello, ha detto: "Devo vedere ancora il dossier, certamente l'Italia non ha mai coordinato i soccorsi, li hanno fatti loro e come era già capitato recentemente, purtroppo non hanno rispettato la legge del mare. Avrebbero dovuto attendere la guardia costiera libica, perché il tutto è avvenuto nel mare libico".
"Siccome se ne sono andati – ha aggiunto Toninelli facendo riferimento alla nave della ong olandese – a questo punto direi che come dice ben il vice premier Luigi Di Maio: si dirigano verso la Francia, verso Marsiglia. Io do anche una alternativa: siccome sulla Sea Watch c'è una bandierina olandese che sventola e siccome non mi pare che gli olandesi abbiano ancora detto nulla, trovino la maniera migliore per prendersi in carico i migranti. L'Olanda è giusto che dica qualche cosa, ma in primis dovrebbe essere Macron (presidente francese, ndr) a dire 'venite dalla mia parte'", ha concluso.
Dello stesso parere il vicepremier Luigi Di Maio, che chiede di convocare l'ambasciatore olandese: "La nave Ong Sea Watch 3 – si legge in un post su Instagram – avrà dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia. Questa nave batte bandiera olandese e si trova ora a pochi chilometri dalle coste italiane. Per questo ritengo opportuno convocare immediatamente l'ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo. Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam? Noi siamo disposti alla massima collaborazione, ma la nostra linea sulle Ong non cambia".
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