Milano, 11 gen. (LaPresse) – Si è concluso con otto condanne e sette assoluzioni il processo di primo grado per la caduta di un bus in una scarpata dell'A16, in provincia di Avellino, il 28 luglio 2013. A causa dell'incidente, avvenuto all'altezza del viadotto Acqualonga, morirono 40 persone. La condanna più pesante per Gennaro Lametta, proprietario del mezzo, a 12 anni di reclusione. I familiari delle vittime, presenti in aula, hanno protestato dopo la lettura della sentenza. "Castellucci è un assassino", ha urlato qualcuno. "Assassini, è uno schifo", hanno gridato altri.
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