I killer sono fuggiti dopo aver sparato almeno 20 proiettili contro la vittima, Marcello Bruzzese, congiunto di un collaboratore di giustizia

Un agguato mafioso in pieno centro ha infranto il Natale a Pesaro, nelle Marche. Poco prima dell'ora di cena un 51enne è stato freddato davanti casa. La vittima, di origini calabresi, è Marcello Bruzzese, fratello di Girolamo, collaboratore di giustizia. Due killer incappucciati lo hanno raggiunto a piedi. Hanno aspettato che l'uomo parcheggiasse l'auto in garage e poi, verso le 18.30, sono entrati in azione. I proiettili sparati sono almeno 20, oltre la metà quelli che hanno raggiunto il corpo, crivellato di colpi. Il delitto è avvenuto in via Bovio, strada pedonale della città marchigiana a traffico limitato. A dare l'allarme sono stati dei residenti.

L'eco degli spari è stato udito da più di una persona e gli inquirenti hanno raccolto anche le testimonianze dei clienti di un ristorante che si trova poco distante dal punto in cui la vittima è stata trovata in un bagno di sangue. Gli assassini si sono dileguati correndo nei vicoli stretti del quartiere.

A metà anni '90 Bruzzese era sfuggito a un altro agguato di 'ndrangheta in provincia di Reggio Calabria. A Rizziconi nel 1995 un commando armato gli sparò addosso, uccidendo il padre Domenico, 60 anni, e un cognato di 28, marito della sorella. Secondo quanto si apprende da tre anni era tornato a vivere a Pesaro. Sul caso indagano la Direzione distrettuale antimafia di Ancona e i carabinieri, coordinati dai pm Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci di Pesaro Urbino

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