"Dal generale Nistri mi sarei aspettata non dico le scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante. Ma non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco. Come a dire, ho pensato che gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo non sono degni di continuare ad indossare la divisa che io amo e che rispetto". Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, all'indomani dell'incontro al ministero della Difesa con Elisabetta Trenta, titolare del Dicastero, e il comandante dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri. "Il generale Nistri avrà sicuramente le sue ragioni, ma perché dirlo a me, a noi, in questa occasione, in un processo in cui stanno emergendo gravissime responsabilità? Siamo sicuri che vi sia proprio adesso l'insopprimibile esigenza di punire proprio coloro che hanno parlato?", ha aggiunto Ilaria.

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