Quando c'è un lutto di questo tipo "il lutto deve essere nazionale, perché non sono morte solo persone di Genova. Forse era il caso di fermare il campionato di calcio e riprenderelo con calma. Non era il caso di seguire per forza il business. La Juventus doveva intervenire e dire: 'Non giochiamo perché è giusto non giocare'". A dirlo, a margine dei funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte Morandi, è un compagno di squadra di Marius Djerri, una delle due vittime albanesi. Marius, 22 anni, era il più giovane giocatore della rosa del Campi Corniglianese. E' morto insieme a Edi Bokrina, anche lui di origine albanese, di 30 anni, con cui il 14 agosto stava andando a lavorare.
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