"È una guerra lunga. Non siamo riusciti a combatterla in tanti anni, non sarà questo a sconfiggere il pregiudizio, ma ha sensibilizzato la gente ad andare oltre l'aspetto fisico e la preferenza di genere. Vi ringrazio di cuore" . Con queste parole Marco, il ragazzo di 19 anni aggredito a Torino perché gay, ha ringraziato tutti i partecipanti al presidio di solidarietà organizzato da Arcigay, Città di Torino e Circoscrizione 8 presso la Casa del Quartiere di San Salvario (la stessa zona in cui Marco è stato aggredito). Durante il presidio è stato messo in scena un piccolo flash mob durante il quale sono stati versati due bicchierini di sangue sul pavimento "a testimonianza del sangue che è stato versato", ha spiegato la presidente di Arcigay Torino Francesca Puopolo
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