Dubbi sul trattamento sanzionatorio previsto dalla legge
Il reato di omicidio stradale finisce al vaglio della Corte Costituzionale. Come riporta la Repubblica, il tribunale di Torino ha sollevato due questioni di legittimità della legge che dal 23 marzo del 2016 fa parte del codice penale italiano. Il giudiuce Modesto Villani, appartenente alla sesta sezione penale del capoluogo piemontese, avrebbe sottoposto all'attenzione della Consulta il trattamento sanzionatorio previsto dalla legge.
L'azione del giudice ha fatto seguito all'istanza di un avvocato, Riccardo Salomone, che si è rivolto al tribunale di Torino rifacendosi al caso di un'anziana signora investita nel 2016. Le due questioni riguardano la presunta sproporzione della pena minima – aumentata di 12 volte rispetto a quella prevista per i reati di lesioni e omicidio colposo – e l'automatismo della revoca della patente (per il quale non è rilevante la dinamica dell'incidente). All'origine dei dubbi del legale c'è la fattispecie del processo in esame: dopo l'incidente, infatti, la donna aveva riportato delle ferite guaribili in 60 giorni.
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