I carabinieri in via di Salone dove vivevano i giovani accusati di aver violentato due ragazzine
Degrado, miseria e illegalità diffusa. È il panorama che emerge dalla mattinata di controlli dei carabinieri nel campo nomadi di via di Salone, alla periferia est di Roma. Lo stesso nel quale abitavano i due ventenni ora in carcere a Regina Coeli per lo stupro di due ragazze 14enni al Collatino. Duecento persone sono state identificate, 20 delle quali sottoposte a misure restrittive: due gli arresti per spaccio, con decine di dosi sequestrate, e sette le persone, che avevano occupato abusivamente altrettanti moduli abitativi, finite in manette per furto di energia elettrica con allacci abusivi.
Nel campo, tra baracche e sporcizia, ci sono le abitazioni in cui risiedono Mario Seferovic e Maikon Halilovic, i due giovani di origini bosniache finiti in carcere la scorsa settimana perché accusati dello stupro delle due ragazze, avvenuto sei mesi fa nel quartiere Collatino.
Durante i controlli di oggi nel campo, che hanno impegnato cento carabinieri e personale dell'Acea, dieci persone prive di documenti di identità sono state accompagnate in caserma per l'identificazione, e per due di loro si sta valutando l'espulsione dal territorio nazionale. Cinque tra furgoni e auto sono stati sequestrati perché privi di assicurazione e decine di violazioni in materia ambientale sono state rilevate.
Intanto, dalla cella in cui sono rinchiusi, Seferovic e Halilovic negano di aver fatto ciò che viene loro contestato: sono accusati di sequestro di persona e violenza sessuale in concorso. Secondo quanto riferito dalle due adolescenti, mentre Halilovic faceva da palo, Seferovic portava le due giovani in un boschetto, le spogliava, ammanettava a una recinsione, e minacciava prima di stuprarle entrambi. Le ragazze hanno denunciato quanto avvenuto un mese dopo i fatti, di lì sono partite le indagini che hanno portato all'identificazione dei due ventenni. Il 2 agosto scorso, nel corso di un incidente probatorio, le giovani hanno confermato la ricostruzione dei fatti, e venerdì scorso i due rom sono stati arrestati.
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