Dal 6 al 17 novembre 2017, Bonn ospita Cop 23, la Conferenza delle Parti della Convenzione sul Cambiamento Climatico dell'ONU, presieduta dalle isole Fiji. Diplomatici, scienziati, lobbisti e ambientalisti da 195 paesi prenderanno la parola e i leader internazionali dovranno: esaminare gli obiettivi prefissati dall’accordo di Parigi del 2015 e decideranno le regole che i paesi dovranno rispettare per raggiungerli, inclusa una misurazione internazionale per le emissioni di CO2, dtabilire degli obiettivi per frenare le emissioni dopo il 2020 r decidere come finanziare il passaggio dai carburanti fossili alla green economy. Per limitare l’inquinamento della ex capitale tedesca durante la conferenza è stata potenziata la flotta di biciclette e di bus elettrici, per tagliare l’uso di bicchieri di plastica ogni partecipante riceverà una bottiglia da riempire con l’acqua del rubinetto e il ministro dell’ambiente della Germania investirà parte dei fondi in progetti di energia rinnovabile per compensare le emissioni prodotte dallo spostamento delle persone che hanno raggiunto Bonn in aereo per l’occasione. Ospitare la conferenza alle Fiji avrebbe messo a dura prova le risorse del paese del Pacifico e il viaggio per raggiungerle sarebbe stato un incubo per migliaia di delegati. Bonn si è proposta di ospitare l’evento perché è sede dell’agenzia Onu per il cambiamento climatico, ma il 40% dell’elettricità tedesca, nonostante la Germania si descriva come uno dei paesi leader nella lotta al surriscaldamento globale, viene ancora prodotto negli impianti a carbone.

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