Sono state individuate 1445 situazioni di perdita, di cui 1140 sono già state sanate

"In 4 mesi, a lavori non ancora ultimati, l'Acea ha recuperato oltre 1160 litri di acqua al secondo con interventi su manufatti e reti, che prima andavano sprecati". La sindaca di Roma Virginia Raggi conferma completamente l'audizione alla commissione Ambiente della Camera che il presidente di Acea, Luca Lanzarone, ha tenuto mercoledì scorso.

Nessun razionamento dell'acqua è stato necessario per la città di Roma, grazie in parte alle riparazioni della rete idrica e in parte alla minore presenza di romani in città nel mese di agosto. "Il nostro impegno per la limitazione degli sprechi e l'ammodernamento delle reti è fondamentale", fa sapere la sindaca spiegando che inizialmente Acea si rifiutava di effettuare le riparazioni perché avrebbero avuto un costo "troppo alto". Dopo il cambio di Cda, c'è stata tutta un'altra sintonia tra il Comune e la società: il nuovo board "ha voluto eseguire il nostro input, l'amministrazione ha voluto imprimere una svolta e l'azienda ci ha seguito". Nel complesso gli interventi per il recupero delle perdite e la sistemazione delle infrastrutture di Acea sono costati alla fine poco meno di 5 milioni di euro. "Un dato singolare – afferma Raggi – considerando che sotto il tandem Irace-Tomasetti furono spesi 7 milioni di euro soltanto per tracciare il nuovo logo societario. Ora, invece, si volta davvero pagina con un piano di risanamento infrastrutturale senza precedenti".

È stato monitorato il 78% dei manufatti Acea e sono state individuate 1445 situazioni di perdita, di cui 1140 sono già state sanate. La rete idrica è stata ispezionata su un'estensione pari al 98%, azione che ha consentito di scongiurare la riduzione della pressione nelle fasce notturne. Il piano per la riduzione di perdite che il Comune definisce come il "più ampio a massiccio nella storia di Acea" proseguirà fino al termine del 2017 e si svilupperà nel 2018. Sulla questione interviene anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Questa mattina ho scritto ai vertici di Acea per comunicare l'autorizzazione, mediante decreto, all'approvvigionamento idrico di nuove fonti di captazione, indicando anche le relative prescrizioni che il gestore idrico dovrà adottare", dice e aggiunge: "Faccio dunque un appello al sindaco di Roma, Virginia Raggi, affinché Acea interrompa il prelievo dell'acqua dal Lago di Bracciano".
 

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