Lo stop necessario per lavori dovuti al nuovo tratto della linea C
Dopo la crisi idrica a Roma sembra esser arrivata quella del trasporto pubblico. Quanto meno, messi da parte i guai dell'Acea (l'azienda capitolina di acqua ed elettricità) arrivano quelli dell'Atac. La municipalizzata del trasporto pubblico, al momento priva del direttore generale dopo le dimissioni tra mille polemiche di Bruno Rota, è costretta a chiudere per lavori un bel pezzo della metro A: sette le fermate interdette da oggi al 3 settembre e linea sostituita da bus navetta nelle trafficatissime vie che da Termini arrivano ad Arco di Travertino, alla periferia est della città. In sostanza, vengono chiuse le stazioni di Vittorio Emanuele, Manzoni, San Giovanni, Re di Roma, Ponte Lungo, Furio Camillo e Colli Albani. Ma le stazioni di fatto parzialmente inutilizzate diventano nove perché anche da Termini non si potrà prendre la linea A in direzione Anagnina e da Arco di Travetrtino non si potrà andare verso Termini. Sul funzionamento, la frequenza e l'affollamento delle navette, si vedrà nei prossimi giorni.
Inevitabile la valanga di critiche, e insulti, che si scatena sui social contro una decisione che, seppur necessaria, crea indubbi disagi a cittadini e turisti: centinaia di foto postate dai viaggiatori sui social mostrano stazioni e fermate gremite di persone in attesa di un mezzo, le lamentele si sprecano e il servizio infoatac, di relazioni con la clientela via Twitter, ottimo per la verità, viene raggiunto da centinaia di messaggi di chi si muove con i mezzi pubblici e, trovata la metro A chiusa, cerca in emergenza una soluzione alternativa. Le polemiche sono legate soprattutto allo scarso preavviso dell'interruzione del servizio della metropolitana e alle poche navette sostitutive che, nelle prime ore del mattino, vengono letteralmente prese d'assalto da Arco di Travertino verso il centro, è faticano a smaltire i vagoni pieni della metropolitana.
"L'interruzione estiva della linea A della metropolitana è indispensabile per consentire le lavorazioni finali che precedono l'apertura della stazione San Giovanni della metro C – si giustifica il Campidoglio sul proprio sito – In particolare, le attività che si svolgeranno prevedono lo smontaggio dei ponti metallici sotterranei che hanno permesso di realizzare la galleria di sotto attraversamento della linea A della metropolitana da parte della galleria di metro C. La parziale interruzione della linea è necessaria per consentire lo svolgimento di tale attività in totale sicurezza e per svolgere i successivi collaudi".
Ma restano le critiche di parla di un grande disagio mal gestito. Tra l'altro, e questo non lo si può davvero imputare alla sindaca, il tutto avviene in uno dei giorni più caldi del 2017 romano, con temperature torride anche in una giunta che, dopo le tensioni legate agli ultimi sviluppi in Atac, nel pomeriggio cercherà soluzioni in una riunione fissata per le 18.
Davanti a tutti questi problemi, inevitabile la domanda di un cronista all'amministratore unico dell'Atac, Manuel Fantasia mentre entrava in Campidoglio, dove nel pomeriggio sono i programma incontri e alle 18 una riunione di giunta molto delicata proprio sullle questioni scatenate dalle dimissioni di Rota: "Atac rischia il fallimento? "No" ha risposto.
SIMIONI NUOVO PRESIDENTE. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha indicato Paolo Simioni come nuovo presidente e amministratore delegato di Atac. Nel corso degli ultimi sedici anni Simioni, in qualità di amministratore delegato, ha acquisito "un'importante esperienza nella gestione di aziende operanti nel settore dei trasporti, in regime di concessione, e in quello della riqualificazione, valorizzazione commerciale di infrastrutture di mobilità e nel mondo Retail- si legge nel comunicato – In particolare, l'esperienza è maturata all'interno di realtà complesse sia in ambito Aeroportuale, in Italia ed all'estero (SAVE / Aeroporto di Venezia SpA; Catullo / Verona e Brescia SpA; Aertre / Treviso SpA e BSCA / Bruxelles South Charleroi Airport SA), sia in quello Ferroviario (Centostazioni SpA – Gruppo Ferrovie dello Stato SpA), dove ha affrontato diversi progetti di business". La nomina di Simioni (che viene dalla provincia di Treviso come l'assessore alle Partecipate Colomban) rafforza l'ala "imposta" dall'esterno e riconducibile a Casaleggio. Sembra uscire sconfitta la posizione dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo che, nei giorni scorsi, aveva criticato alcune scelte dell'amministrazione capitolina attirandosi l'ira della sindaca Raggi tanto che, fino ad oggi s'ipotizzavano anche le sue dimissioni.
Non è chiaro che fine farà l'atuale amministratore unico dell'Atac, Manuel Fantasia. Nel comunicato della Giunta capitolina non se ne fa cenno e lo stesso Fantasia, uscendo dalla riunione, ha risposto alle domande con un "non comment". Un'ipotesi, visto quanto scritto più avanti nel comunicato, è che Fantasia rimanga come membro del consiglio di amministrazione che sarà formato da tre persone.
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