E' successo ieri in Trentino (Valle dei Laghi). Ferita non grave. Il Wwf spiega come convivere con i plantigradi
Un uomo è stato ferito da un orso nella Valle dei Laghi in Trentino. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri: Angelo Metlicovec, di 69 anni, passeggiava con il suo cane nella zona di Predera, nei pressi del lago di Terlago. L'escursionista stava percorrendo il sentiero che dai laghi di Lamar porta al lago di Terlago, verso il Doss del Ghirlo, quando si è trovato davanti l'orso. Forse infastidito proprio dalla presenza del cane, l'animale ha attaccato l'uomo mordendolo a un braccio. Per divincolarsi Metlicovec è caduto nel bosco e ha riportato anche alcuni graffi. Ha chiamato i soccorsi con il cellulare, è intervenuta la Forestale che l'ha condotto in ospedale, dove è stato medicato.
"Rimozione" – L'animale, invece, verrà rimosso con un'ordinanza urgente del presidente della provincia di Trento Ugo Rossi. La decisione è stata presa nel corso di un incontro avvenuto oggi nel capoluogo trentino. Fino all'approvazione da parte del governo della norma di attuazione depositata dalla Provincia, la "rimozione resta il principale strumento di intervento a disposizione dell'amministrazione provinciale". Il presidente provinciale Ugo Rossi ha informato dell'accaduto il ministro dell'Ambiente. Ovviamente, per rimuovere l'orso (catturarlo e spostarlo poi in un'altra zona) sarà necessario identificarlo. Una squadra (quattro uomini e due cani) è al lavoro da questa mattina: sono anche stati prelevati campioni di pelo che dovrebbero aiutare a dare un nome (un numero, in realtà) all'orso in questione, sempre che si tratti di uno dei 40 circa già identificati. Secondo gli esperti potrebbe trattarsi di "Kj2" che avrebbe già mostrato comportamenti aggressivi.
Protezione animali – Immediatamente esplodono le polemiche tra chi chiede l'abbattimento degli orsi più pericolosi e il contenimento del loro numero e gli anmalisti. Al primo gruppo si iscrive la Lega Nord locale. Dall'altra parte si schiera l'Ente Protezione degli Animali: "E' ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese. In realtà, si vogliono soltanto avere dei pretesti per dichiarare guerra agli orsi, così come agli altri animali cercando di fomentare paure e guadagnare consensi. Lo dimostra il fatto che mentre si cerca di capire cosa sia accaduto nei boschi del Trentino, costoro non abbiano perso neanche un istante ad emettere una sentenza di condanna. Contro quale "colpevole" poi non è dato saperlo visto che le "indagini" sono ancora in corso". Gli animalisti sono anche preoccupati che vada a finire come con Danzica, la famosa orsa che, nell'estate del 2014 aveva aggredito un cercatore di funghi vicino a Pinzolo. Anche per "Danzica" si decise per la rimozione, ma al momento della cattura (11 settembre del 2014) il sonnifero si rivelò troppo potente e la povera orsa morì senza riprendere conoscenza.
WWF – Anche il Wwf esprime tutta la sua vicinanza all'uomo ferito da un orso in Trentino, in attesa di conoscere meglio i dettagli dell'incidente. È, infatti, necessario capire meglio cosa è successo: se l'aggressione, per fortuna con conseguenze non gravi, sia stata innescata da un comportamento inavvertitamente inopportuno da parte dell'uomo o del suo cane. Nel caso si dovesse trattare, invece, di un orso effettivamente problematico, i cui comportamenti esulano ripetutamente da quelli considerati normali per la specie, potrebbe essere opportuno applicare i protocolli previsti dal piano d'azione per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi (Pacobace). La convivenza è sempre possibile, con gli opportuni accorgimenti.
Per il Wwf, inoltre, è necessario rendere ancora più consapevoli le persone frequentano le aree abitate da orsi per garantire loro la sicurezza e minimizzare il disturbo agli animali. Proprio per questo l'associazione ha pubblicato nelle scorse settimane un vademecum "Cosa fare se si incontra un orso". In cima alla lista dei consigli, quello di fare rumore mentre si cammina nel bosco per mettere in fuga i plantigradi. Il Wwf consiglia nache di non avvicinatevi mai a meno di 100 metri di distanza dagli orsi, soprattutto se ci sono dei cuccioli, o alle loro tane. Per non correre rischi, è importante rimanere calmi, parlare a voce bassa e eventualmente indietreggiare lentamente. Non bisogna invece lanciare contro l'animale pietre o bastoni, scappare di corsa o arrampicarsi su un albero.In caso di attacco, infine, il Wwf consiglia di distendersi a terra a pancia in giù, proteggendo viso e collo e di rialzarsi solo quando l'orso sarà andato via.
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