L'ex presidente e l'ex tesoriere del 'Bambino Gesù' sono accusati di aver distratto quasi 500mila euro destinati all'ospedale
Domani alle 10 l'ex presidente e l'ex tesoriere del 'Bambino Gesù' vanno a processo in Vaticano con l'accusa di aver distratto quasi 500mila euro destinati all'ospedale pediatrico del Papa per ristrutturare l'attico dell'allora segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone. La notizia del rinvio a giudizio per Giuseppe Profiti e Massimo Spina è arrivata il 13 luglio.
Il Vaticano è "determinato" a fare luce sulla questione, aveva commentato a caldo il segretario di Stato, Pietro Parolin, "in linea con quella trasparenza da portare all'interno della Chiesa, su cui il Papa ha insistito tanto. Ed è giusto che ognuno renda conto dei propri comportamenti".
In concorso tra loro – spiega il promotore di giustizia vaticano – i due "hanno utilizzato in modo illecito, a vantaggio dell'imprenditore Bandera, denaro appartenente alla Fondazione 'Bambino Gesù', del quale entrambi avevano la disponibilità in ragione delle funzioni ricoperte". In particolare, sono stati pagati per fini "completamente extraistituzionali" 422.005,16 euro, per i lavori di ristrutturazione di un attico di proprietà del Governatorato, destinato alla residenza del Segretario di Stato emerito Tarcisio Bertore, per "avvantaggiare l'impresa di Gianantonio Bandera". Il reato sarebbe stato commesso nella Città del Vaticano, dal novembre 2013 al 28 maggio 2014.
Lo scandalo è emerso nel corso delle udienze del processo 'Vatileaks2', dopo la denuncia fatta dal giornalista de 'L'Espresso' Emiliano Fittipaldi nel libro 'Avarizia'. Qualche mese dopo dalla chiusura del processo (il 7 luglio), a dicembre scorso Bertone risarcì l'ospedale con 150mila euro, per danni d'immagine. "Il cardinale – aveva detto l'attuale presidente del nosocomio, Mariella Enoc – riconoscendo che quello che è successo ha costituito un danno per noi e pur confermando di essere estraneo a versamenti di danaro a suo favore, ha voluto venirci incontro".
In un'intervista con 'Vatican Insider', Profiti aveva rivendicato la decisione di utilizzare i fondi per l'ospedale per le ristrutturazioni: "L'investimento – aveva detto – era inserito nel nostro piano di marketing, al fine di raccogliere fondi da grandi aziende nazionali e soprattutto da grandi multinazionali estere".
IL CAMBIO AI VERTICI DELLA FONDAZIONE – Dopo Vatileaks2, la Santa Sede decise di azzerare i vertici dell'ospedale. Il 4 novembre scorso il segretario di Stato, Pietro Parolin ha annunciato il nuovo consiglio d'amministrazione: 7 consiglieri tra i quali figurano Annamaria Tarantola (ex presidente Rai), Ferruccio De Bortoli (ex direttore del 'Corriere della Sera') e Maria Bianca Farina (manager di Poste Italiane), presieduti, appunto, da Mariella Enoc.
Per far ordine nelle strutture sanitarie che fanno capo alla Chiesa, il 12 dicembre Papa Francesco ha annunciato la costituzione di un nuovo dicastero: la Pontificia commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa, che fa riferimento al segretario di Stato Parolin. Il superdicastero è composto dal presidente e da 6 esperti nelle discipline sanitarie, immobiliari, gestionali, economico/amministrative e finanziarie.
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