Il Pontefice ai membri dell'Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana: "Dialogo è indispensabile ma non tra sordi"
"L'emigrazione è un dramma di divisione: si dividono le famiglie, i figli si separano dai genitori, si allontanano dalla terra d'origine, e gli stessi governi e i Paesi si dividono davanti a questa realtà". Queste le parole del Papa, durante l'Udienza ai membri dell'Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (Iila).
"Occorre una politica congiunta di cooperazione per affrontare questo fenomeno – ha sottolineato il pontefice -. Non si tratta di cercare colpevoli e di eludere la responsabilità, ma tutti siamo chiamati a lavorare in maniera coordinata e congiunta".
"L'emigrazione è sempre esistita, però negli ultimi anni si è incrementata in un modo mai visto prima – ha spiegato il Papa -. La nostra gente, spinta dalla necessità, va in cerca di 'nuove oasi', dove poter trovare maggiore stabilità e un lavoro che garantisca maggiore dignità alla vita – ha sottolineato il pontefice -. Ma in questa ricerca, molte persone subiscono la violazione dei propri diritti; molti bambini e giovani sono vittime della tratta e sono sfruttati, o cadono nelle reti della criminalità e della violenza organizzata".
"Il dialogo è indispensabile; ma non il 'dialogo tra sordi'!", ha sottolineato Francesco. "Si richiede un atteggiamento recettivo che accolga suggerimenti e condivida aspirazioni – ha proseguito il pontefice -. È uno scambio reciproco di fiducia, che sa che dall'altra parte c'è un fratello con la mano tesa per aiutare, che desidera il bene di entrambe le parti e vuole rafforzare i legami di fratellanza e amicizia per progredire su vie di giustizia e di pace".
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