Dopo il sopralluogo di ieri al carcere e all'ospedale di Parma, dove è ricoverato il boss mafioso Totò Riina, la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi ribadisce la sua opposizione all'ipotesi di una sua scarcerazione per motivi di salute. "A Riina è ampiamente assicurato il diritto a una vita dignitosa e dunque a una morte dignitosa. Lo Stato vince quando garantisce tutto questo, non quando libera qualcuno che è ancora capo di Cosa Nostra", ha spiegato Bindi. Il 5 giugno la Corte di Cassazione aveva aperto alla possibilità di un differimento della pena o agli arresti domiciliari in relazione al suo stato di salute, scatenando forti polemiche.

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