La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il "mancato adempimento" da parte di Fiat Chrysler alla normativa europea sulle emissioni. Le autorità italiane hanno due mesi di tempo per chiarire se su alcune vetture FCA sono state usate software illegali per truccare i test e se sono stati presi rimedi sufficienti sul controllo delle emissioni inquinanti delle auto in circolazione. A far esplodere il caso una richiesta tedesca del settembre 2016: la Germania era entrata "in disaccordo con le autorità italiane sulle emissioni di ossido di azoto prodotte da un'auto omologata in Italia" e la Commissione è stata chiamata a fare da mediatore.

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