L'inchiesta della procura di Parma coinvolge 7 regioni del centro-nord
Oltre 200 carabinieri del comando per la Tutela della salute e dei comandi provinciali di 7 regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio) stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Parma per l'arresto di 19 medici e imprenditori operanti nel settore della commercializzazione e della promozione di farmaci e di dispositivi medici, nonché il sequestro preventivo di due società di comodo allestite per il riciclaggio del provento delle attività illecite e il sequestro, ai fini della confisca, di quasi mezzo milione d'euro quale profitto di corruzione. Sono 75, in tutto, le persone indagate. In corso d'esecuzione, inoltre, 52 perquisizioni delle abitazioni dei professionisti indagati e delle sedi di importanti società e note aziende farmaceutiche. I reati contestati agli indagati sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, attuata nel campo della sperimentazione sanitaria e nella divulgazione scientifica per favorire le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere, attraverso la commissione di abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori.
IL PERNO DEL SISTEMA. Era Guido Fanelli, docente di Anestesia e Rianimazione all'Università di Parma, titolare di diversi incarichi pubblici ed estensore della legge sulla Terapia del Dolore del 2010, il 'perno' del sistema corruttivo scoperto oggi dai carabinieri del Nas nel settore farmaceutico. Per gli inquirenti Fanelli sfruttava il suo potere decisionale in materia di ricerca scientifica e terapeutica, raccolta dati e sperimentazioni cliniche per favorire gli interessi commerciali di case farmaceutiche – interessate a creare una propria 'zona di influenza' per la promozione e la diffusione illecita dei loro prodotti – ottenendo in cambio denaro e beni di lusso tra cui anche uno yacht. Fanelli è stato arrestato con altre 18 persone. In totale sono 75 gli indagati nell'operazione, condotta nelle prime ore di oggi dai carabinieri di 7 regioni, e sono stati sottoposti a sequestro beni per 470mila euro. Il gip ha avviato le procedure per l'emissione di misure interdittive nei confronti di 5 persone, tra cui un dirigente del ministero della Sanità. Analoghi provvedimenti sono stati emessi nei confronti di case farmaceutiche e industrie di dispositivi medici coinvolte.
Secondo gli investigatori nelle strutture di cui Fanelli era responsabile venivano svolte sperimentazioni cliniche illegittime su pazienti ignari, a spese del sistema sanitario nazionale. Lo scopo era promuovere e divulgare i prodotti farmaceutici delle ditte 'amiche' con la collaborazione di un dirigente del ministero della Salute. Inoltre i congressi medici organizzati direttamente o indirettamente dallo stesso Fanelli erano di fatto pilotati e sostenuti economicamente da gruppi di operatori del settore (imprese farmaceutiche, produttori di dispositivi, informatori farmaceutici) interessati ad acquisire quote di mercato. Il flusso di denaro in entrata era coperto da attività commerciali fittizie, grazie a prestanome e documenti falsi. I reati contestati agli indagati sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori.
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