(LaPresse) La Direzione investigativa antimafia di Napoli ha sequestrato beni per oltre 20 milioni di euro ad imprenditori napoletani riconducibili alla “famiglia Potenza” legata, secondo gli investigatori, alla camorra. Avrebbero impiegato in imprese economiche e immobiliari denaro proveniente da attività illecite tra cui usura, estorsioni, riciclaggio. Tra i beni sequestrati, anche il noto ristorante “Donna Sophia dal 1931” in centro a Milano, sui Navigli, e la sala ricevimenti “Villa delle Ninfe” a Pozzuoli, 6 società e 3 partecipazioni societarie, autoveicoli, 5 polizze, 66 depositi bancari nazionali ed esteri, per i quali è stata formulata specifica richiesta di assistenza alla procura federale elvetica, per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata