La giovane, originaria del Bangladesh, è stata portata in una struttura protetta

Si è rifiutata di indossare il velo e la madre le ha rasato i capelli. Protagonista della vicenda una 14enne originaria del Bangladesh, che abita con la famiglia a Bologna. A denunciare l'episodio è stata la preside della scuola pubblica dove l'adolescente frequenta la terza media, che si era sfogata con alcuni insegnanti. Nel pomeriggio la 14enne e le due sorelle maggiori sono state allontanate dai genitori dai servizi sociali del Comune, che le hanno affidate a una struttura protetta. La madre e il padre della ragazzina sono anche stati sentiti questa mattina dai carabinieri del capoluogo emiliano, che stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Del caso si stanno occupando la Procura di Bologna e la Procura del Tribunale per i Minorenni, con i magistrati Gabriella Maria Tavano e Silvia Marzocchi.

MEROLA: AUTORITARISMO FAMILIARE. "La preside ha fatto bene a fare denuncia in Procura. Questo è un tema di maternità e paternità responsabile ma se si vuole essere italiani bisogna adattarsi alle nostre leggi e alla nostra Costituzione, non è possibile avere atteggiamenti diversi. Mi sembra una questione familiare, c'è una responsabilità genitoriale. E' un caso simbolico e concreto". Così il sindaco di Bologna Virginio Merola, commentando il caso della ragazzina. "Dobbiamo spiegare a questi genitori che vengono in Italia che devono educare i loro figli non solo in base alle loro convenzioni più o meno religiose – ha aggiunto Merola –  anche se questo caso mi sembra proprio di un tipo di autoritarismo che noi negli anni '70 chiamavamo autoritarismo familiare".
 

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