Di questi il 35% è stato denunciato per responsabilità penali
Nel 2016 la guardia di finanza ha individuato 8.343 evasori totali. Di questi 2.965, cioè il 35%, è stato denunciato per responsabilità penali. A riferirlo il comandante generale della guardia di finanza Giorgio Toschi nel corso di una audizione di fronte alla commissione Finanze della Camera.
La guardia di finanza fa uso sempre più di strumenti digitali per individuare l'evasione fiscale, ha aggiunto Toschi, spiegando che le fiamme gialle si avvalgono di uno speciale applicativo per l'individuazione delle frodi sull'Iva. Nel 2016 "questo sistema informatico ha molto ben funzionato. Ci ha indirizzato su 136 obiettivi – ha detto Toschi -, 123 dei quali sono risultati essere coinvolti in frodi, soprattutto caroselli". Sono stati 81 i soggetti denunciati, col recupero a tassazione di 247 milioni di euro e l'individuazione di Iva evasa per 166 milioni di euro.
Occorre "ridurre la base di riferimento dei nostri obiettivi, perché abbiamo visto che quando, grazie ai sistemi informatici, si riduce il numero degli obiettivi, si fa quasi sempre centro". ha proseguitp il comandante generale della guardia di finanza. L'obiettivo, ha sottolineato, è ridurre il lasso di tempo tra le operazioni economiche e le risultanze fiscali. Proprio per questo "la guardia di finzanza – ha spiegato – guarda con molta fiducia alle nuove disposizioni che hanno modificato il cosiddetto spesometro".
"L'auspicio – ha sottolineato – è che queste comunicazioni possano ridurre il lasso di tempo" tra le operazioni e le dichiarazioni al fisco "in modo da anticipare e rendere più efficaci e concretamente più incisive le azioni di contrasto all'evasione e alle frodi".
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