Protesta non violenta alla sentenza di adottabilità
Dal 7 marzo 2017 Martina Levato ha iniziato lo sciopero della fame, attuato come forma di protesta non violenta alla sentenza di adottabilità del figlio, emessa dalla Corte d'Appello di Milano, in data 6 marzo 2017. Lo ha fatto saper il suo legale, Laura Cossar con una nota. "Dopo aver scritto al Ministro della Giustizia ed al Sommo Pontefice – si legge nella nota – , smettere di alimentarsi resta l'unico mezzo rimasto a questa mamma, per dare voce, dal carcere, al profondo dolore del distacco dal suo bambino, conseguente alla violenta statuizione della Corte d'Appello. Martina Levato ricorrerà alla Suprema Corte di Cassazione ed alla Corte di Strasburgo, per la palese e grave violazione dei suoi diritti fondamentali di donna e di madre".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata