Intervista alla copresidente della associazione Coscioni

"Se io favorevole alla eutanasia? Io non sono favorevole all'eutanasia ma sono favorevole a una legge che la regoli. Non per tutti. I depressi, in Svizzera, non vengono aiutati a morire, ad esempio. Bisogna evitare che il medico venga incolpato di omicidio se è necessario accompagnare il malato somministrando un farmaco che lo aiuta a morire. Bisogna fare una legge, non bisogna avere paura. Ci sono casi, come Dj Fabo, in cui non c'è altro da fare. E lui aveva chiesto questo".

Dopo la morte di Dj Fabo, parla Mina Welby, Copresidente della associazione Luca Coscioni per la libertà e la ricerca scientifica.  Era il 2006 quando suo marito Piergiorgio Welby, da tempo costretto immobile in un letto a causa della distrofia muscolare, ottenne da un medico l'aiuto a staccare il respiratore. Le battaglie sul fine vita di Mina Welby da allora continuano. Anche oggi che ha chiesto al Parlamento che discuta "subito" la legge sul testamento biologico con i Radicali impegnati in un sit-in a Montecitorio questo pomeriggio.

Dj Fabo aveva fatto appelli al parlamento italiano e al presidente della Repubblica. Ma le risposte non sono arrivate.  Ora  si parla di marzo per l'approdo in aula del ddl sulle scelte di fine vita. Cosa significa questo per l'Italia e per i diritti civili?
Nessuno ha risposto agli appelli. E il parlamento ha anche cercato anzi di ritardare la proposta di legge, nemmeno sulla eutanasia, ma sulle informazioni sul malato e sulle disposizioni anticipate sui trattamenti. Una legge utile e necessaria in Italia. La legge già tre volte è stata rinviata. Ed è solo il testamento biologico, non l'eutanasia. Un rinvio, non sull'eutanasia, ma sul testamento biologico, ribadisco. Il testo in cui è disciplinato quello che il medico fa, il suo parlare col malato, anche questo è cura. E' fondamentale proporre al paziente delle terapie che il malato può accettare o rifiutare. Abbiamo iniziato nel 1984 questa battaglia. Non bisogna avere paura: i medici col paziente devono parlare e confrontarsi sulla sofferenza.

Secondo lei è da cambiare questo testo normativo incardinato attualmente?
No, perché se si cerca di cambiare, non si va più avanti. Bisogna fare una legge. Una legge di iniziativa popolare è stata depositata dall'Associazione Luca Coscioni nel 2013. Nella legge proposta da noi , che sta ancora nelle commissioni congiunte, c'è tutto cio' che riguarda il fine vita. Se uno non scrive come essere curato, allora devono decidere parenti o amici o persona che hanno vissuto con lui. Vorrei che il comitato nazionale di bioetica chiedesse al Parlamento una legge sul fine vita e in particolare sul testamento biologico. Il testo unificato uscito a dicembre ed emendato si sperava che arrivasse alla Camera alla fine di gennaio, ma non ci sono riusciti.. poi si è bloccato in commissione affari costituzionali  e giustizia.. ma perché? Non capisco.

Il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di aiuto al suicidio per il ruolo avuto nel ricovero in una clinica svizzera di Dj Fabo e nella sua morte. Che ne pensa?
Allo stato attuale delle cose in Italia è un atto d'ufficio.

Ha rivissuto i momenti della scelta di Piergiorio, con l'ultimo caso di Dj Fabo. Chi le è stato vicino allora?
Piergiorgio aveva fatto la sua battaglia.  Il dottor Mario Riccio stacco'  il respiratore a Piergiorgio che era sotto sedazione. Riccio ( assolto dall'accusa di omicidio del consenziente, ndr) è riuscito a sedarlo e Piergiorgio è morto dopo 40 minuti di sonno, è morto tranquillamente senza sentire la sofferenza della morte.

C'è chi riferendosi alla Svizzera obietta che "uno Stato civile non può dare o far dare la morte". Lei è credente? Secondo lei c'è un diritto di morire?
Sono credente. Penso che c'è un diritto ma anche un dovere di morire. Hans Georg Gadamer ha detto "abbiamo il diritto di morire perchè siamo esseri umani". Molta gente sceglie il suicidio in certe situazioni di malattia e muore così nel silenzio.  Chiedo al parlamento di fare una buona legge sulle scelte della fine vita, sulle disposizioni anticipate per i trattamenti.

Con dj Fabo lei ha mai parlato, lo ha incontrato. Che effetto le ha fatto la sua storia?
No, non lo ho mai incontrato, ne' sentito. Posso dire che anche dopo questo caso ho ancora più voglia di fare la battaglia che ho condotto in questi anni.

E' più civile la Svizzera dell'Italia secondo lei?
Non credo che gli svizzeri siano piu' laici dei cittadini italiani, quindi, chiedo al parlamento italiano di essere laico come lo sono i cittadini italiani.  In Italia ci sono molti anziani, abbandonati e nel disagio che chiedono di morire, ma rimangono lasciati in vita in condizioni drammatiche.
 

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