Al centro dell'audizione alcuni sms scambiati con il ministro Lotti
Michele Emiliano potrebbe essere sentito, in qualità di testimone, dai magistrati che indagano a Roma sulla vicenda degli appalti Consip. Al centro dell'audizione alcuni sms tra il presidente della Regione Puglia e il ministro Luca Lotti dei quali parla oggi 'Il Fatto', e nei quali si sarebbe fatto riferimento a Carlo Russo, imprenditore amico di Tiziano Renzi e ritenuto da chi indaga punto di contatto tra Alfredo Romeo e il padre dell'ex premier. Intanto è slittato alla prossima settimana l'interrogatorio di Tiziano Renzi, indagato nell'ambito dell'inchiesta per traffico di influenze.
L'inchiesta è partita dalla procura di Napoli e una tranche di essa è arrivata a quella di Roma: è incentrata su presunti appalti pilotati alla Consip, la centrale degli acquisti della pubblica amministrazione, in favore di gruppi di imprese che, secondo chi indaga, facevano riferimento all'imprenditore Alfredo Romeo, che risponde dell'accusa di corruzione. Punto di connessione tra Romeo e Tiziano Renzi sarebbe stato Carlo Russo, amico di famiglia del padre dell'ex premier.
Nell'indagine risulta indagato anche il ministro dello Sport (e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri all'epoca dei fatti) Lotti. Il ministro risponde di rivelazione di segreto e favoreggiamento e lo scorso 27 dicembre è stato interrogato dal pm titolare del fascicolo Mario Palazzi.
Il fascicolo vede indagati per rivelazione di segreto d'ufficio anche il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il generale di brigata dell'Arma, Emanuele Saltalamacchia. Al centro dell'indagine una gara di facility management del valore di 2,7 miliardi (appalto FM4) bandita nel 2014 e suddivisa in svariati lotti, parte dei quali sarebbero stati destinati a società di Alfredo Romeo.
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